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I ciclisti all’arrivo a Irsina in via Fusto Coppi

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Da Carpi a Irsina in bicicletta, passando per il Salento. Un viaggio organizzato da tre amici per viaggiare a zonzo dall’Emilia Romagna alla Puglia, e ritorno alle origini con punto di arrivo a Irsina. I protagonisti di questo importante viaggio sono Davide, Nicola e Luciano, tre amici che si sono conosciuti durante le uscite domenicali in bicicletta. Tra di loro c’è un grande feeling, ed è proprio grazie a questa intesa che già da diverso tempo avevano iniziato a progettare qualcosa di più impegnativo rispetto alla solita pedalata domenicale.

Ed ecco che lo scorso anno nasce il primo progetto che ha portato i tre ciclisti a percorrere un pezzo della via Francigena, partendo da Berceto di Parma fino ad arrivare a piazza San Pietro, Roma. Settecento chilometri in tutto, un bel test che ha spinto i tre ciclisti a pensare traguardi più ambiziosi. «Il progetto iniziale relativo al viaggio in programma quest’anno – ha spiegato Luciano – riguardava la scalata di tutto l’arco alpino, da Trieste a Ventimiglia. Poi per diversi motivi abbiamo deciso di rinviare».

A questo punto Luciano, l’oriundo, figlio di una cittadina irsinese trapiantata in provincia di Modena ha pensato che, visto che il titolo di questo viaggio inizialmente doveva chiamarsi “Viaggiando a zonzo tra l’Emilia e la Puglia”, si sarebbe potuto compiere un tragitto che li avrebbe portati fino al sud raggiungendo così Irsina il paese che per Luciano aveva un significato importante. Detto, fatto, i tre atleti si organizzano per coprire un percorso che li ha impegnati a compiere un viaggio di 1500 km circa in 7 giorni scendendo lo stivale dalla parte adriatica, con tappa a Riccione, Roseto degli Abruzzi, regalandosi anche un bel giro a Campo Imperatore nel parco nazionale del Gran Sasso.

Dopo un piccola pausa di un giorno, il viaggio è continuato, puntando in direzione della Puglia, infatti il giorno seguente il gruppo è arrivato a Trepuzzi vicino Lecce. La penultima tappa, probabilmente la più suggestiva, riguarda il giro di tutto il tacco dello stivale con partenza da Otranto, Santa Maria di Leuca, per chiudere nel pomeriggio tardi a Porto Cesareo. Il giorno seguente, il via all’ultima tappa: da Porto Cesareo a Irsina, oltre 200 km con arrivo in serata ad Irsina – ironia della sorte- proprio in via Fausto Coppi.

«Era da tanto che avevo in mente di compiere un viaggio così interessante in bicicletta – ha raccontato Luciano – l’abbiamo fatto un po’ più lungo, anche se è stato molto impegnativo per le tante difficoltà che abbiamo incontrato lungo il percorso, i maggiori, dovuti all’intenso traffico di questo periodo, ma tutto è stato ripagato dalla bellezza dei paesaggi che s’incontrano e si ammirano durante il viaggio; da bambino venivo spesso a passare le vacanze qui a Irsina, questo è il posto dove mia madre è nata e cresciuta, e per me questo è stato un vero ritorno alle origini, insieme ai miei amici abbiamo trovato una realtà accogliente e con un taglio più turistico rispetto al passato, una vera sorpresa anche per me». Infine abbiamo chiesto ai tre atleti, perché a zonzo.

«E’ il modo di viaggiare che intendiamo noi, ci piace coprire tappe numericamente importanti, però senza essere ossessionati da tempi tecnici e mappe circostanziate, diciamo che ci facciamo cullare dalla natura e dai suoi paesaggi, credo proprio – conclude Luciano – che la prossima gita sarà sempre a zonzo sul percorso nord –sud».

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