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Angelo Chiorazzo

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POTENZA – Una consultazione interna per decidere su alleanze e candidature a governatore come quella del re delle coop bianche, Angelo Chiorazzo. C’è anche questa tra le ipotesi che animano il dibattito tra i 5 stelle lucani in vista della riapertura delle trattative col Partito democratico e il resto del centrosinistra sulla costruzione di un fronte comune per le elezioni regionali di inizio 2024. Con l’obiettivo di provare a strappare la Regione Basilicata al centrodestra.

La richiesta di un voto tra gli iscritti, durante la discussione di domenica scorsa del gruppo territoriale materano del Movimento, è stata l’ala più intransigente degli attivisti della città dei Sassi, ben rappresentati dal consigliere regionale Gianni Perrino. Una proposta, la loro, che rischia di trasformarsi un referendum interno sui quesiti che assillano il Movimento in vista dell’appuntamento con le urne. Dall’alleanza col Partito democratico, al sostegno alla candidatura a governatore di Chiorazzo, che è espressione di un pezzo del laicato cattolico e già godrebbe dell’appoggio – non dichiarato – della maggioranza del Pd. Senza dimenticare la convivenza con l’ex governatore Marcello Pittella, che punterebbe a una ricandidatura in Consiglio regionale nella lista Azione.

A valutare la fattibilità della cosa dovrebbe essere, in prima istanza, il coordinatore regionale del Movimento, che è il deputato Arnaldo Lomuti. Ma è probabile che della questione vengano investiti ancora una volta i vertici nazionali dei pentastellati. Già nei giorni scorsi, d’altronde, erano dovuti intervenire per rimediare alle chiusure preventive materializzatesi a livello locale nei confronti di Chiorazzo. Prima ancora che la proposta della sua candidatura fosse ufficializzata.

Intanto al gruppo dei pentastellati favorevoli all’intesa col Pd, che non disdegnano la possibilità che a guidare la coalizione sia il paladino dei nostalgici del partito dei cattolici, ieri si è aggiunto anche l’altro consigliere regionale in carica, Gianni Leggieri. Tracciando un parallelo, alquanto ardito, tra la neo sindaca di Foggia, Maria Ida Episcopo, ex ragazza madre che ha dedicato la vita alla scuola pubblica, e l’imprenditore di Senise, fondatore della coop, Auxilium, che gestisce anche l’appalto milionario del sistema sanitario regionale per l’assistenza domiciliare. Nonché attuale vicepresidente del Potenza calcio.

«Le elezioni comunali di Foggia, fatti i dovuti distinguo, sembrano far sentire un significativo vento di cambiamento». Così Leggieri in una nota diffusa al termine dello scrutinio nel capoluogo dauno. «Una forza rinnovatrice che intende archiviare l’esperienza regionale del centrodestra. Una forza rinnovatrice alla quale guardo con interesse che può contribuire a rendere l’imminente competizione elettorale per la guida della Regione Basilicata ancora più avvincente».

«Il motto “l’unione fa la forza”, dunque è sempre valido». Ha proseguito. «In questo momento in Basilicata occorre ragionare su un modello alternativo al “sedicente governo regionale del cambiamento”. Come più volte ribadito, bisogna, secondo me, riattivare il protagonismo della società civile, le numerose iniziative degli ultimi mesi sono una dimostrazione tangibile, e rendere partecipe il laicato cattolico. Quest’ultimo, forse come non mai nella storia della Basilicata, con un moto d’orgoglio vuole far sentire la propria voce e dare valore aggiunto ad una eventuale azione politica da costruire.

«Una alternativa a questo centrodestra è possibile». Ha concluso il consigliere regionale pentastellato. «Si staglia all’orizzonte un’occasione da non sprecare».
l.a.

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