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CATANZARO – Finisce senza gloria ma con il risultato sperato il campionato casalingo del Catanzaro. Nell’ultima al Ceravolo, con di fronte un Avellino convinto di dovere festeggiare con una giornata di anticipo la sua promozione in serie cadetta, il Catanzaro ha lottato fin quando ha avuto benzina nelle gambe per poi soccombere di fronte alla maggiore forza della capolista in un secondo tempo giocato ad una sola porta. Come detto, però, l’obiettivo è stato comunque raggiunto con una permanenza che passa anche da complicati calcoli matematici che dicono che anche nella peggiore delle ipotesi possibile (quella di una nuova sconfitta nell’ultimo turno con contestuale vittoria delle inseguitrici Prato e Viareggio), la classifica avulsa a tre premierebbe comunque le aquile. La gara, sotto il profilo delle marcature, si apre e si chiude al minuto 29 del secondo tempo al tocco del solissimo Zigoni sotto porta dopo un cross al bacio di D’Angelo. E’ il gol promozione ma anche la campanella della fine della scuola con il tempo che passa fino al 90’ con una ininterrotta melina dell’Avellino e quindi con la festa dei tifosi avellinesi non guastata neanche dalle piccole scaramucce verificatesi prima e dopo il match. In una giornata che comunque consegna al Catanzaro l’agognata salvezza.

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