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Il segretario Pd Raffaele La Regina

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POTENZA – E’ proseguita fino a notte fonda la direzione regionale del Partito democratico convocata ieri pomeriggio dal segretario regionale, Raffaele La Regina, per discutere delle candidature nel Pd lucano da presentare per le elezioni del 25 settembre.

L’obiettivo della discussione non era certo quello di arrivare a una definizione immediata della rosa da presentare all’inizio della prossima settimana al segretario nazionale Enrico Letta.

Il nodo delle alleanze del Pd lucano in vista delle elezioni

Ma nei vari interventi non è mancato chi, come il consigliere regionale Roberto Cifarelli e l’ex presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza, ha ragionato su un orizzonte più lungo, forse pensando già alle prossime elezioni regionali, e all’esigenza di rimettere assieme l’intesa con il Movimento 5 stelle archiviata da Letta dopo la mancata fiducia al premier Mario Draghi.

Come pure chi ha insistito, in particolare la sindaca di Genzano Viviana Cervellino, sull’opportunità un’intesa con i renziani di Italia viva già per il 25 settembre. Intesa che potrebbe suggellarsi cedendo ai neo-alleati, nelle consultazioni tra amministratori locali previste entro l’inizio di settembre, la presidenza della Provincia di Potenza, e candidando una figura ben voluta anche da loro come l’ex governatore Marcello Pittella.

A spingere in questa direzione, infatti, ci sono i meccanismi della legge elettorale che in un piccolo collegio come quello lucano potrebbero sconvolgere qualsiasi previsione. In particolare, il problema è legato ai meccanismi di ripartizione col meccanismo dei resti dei seggi alla Camera dei deputati che non verranno assegnati a partiti e coalizioni che hanno raggiunto il quoziente pieno. Un quoziente che in Basilicata, con 3 seggi da assegnare, dovrebbe aggirarsi attorno al 33% dei voti validi.

Pd Lucano ed elezioni, l’incognita del risultato

L’incognita, insomma, è cosa potrebbe accadere se il Partito democratico, allo stesso modo di 5 anni fa, dovesse ottenere un risultato inferiore alla media nazionale, a differenza del Movimento 5 stelle, da sempre più forte al Sud, e di Italia viva, che in Basilicata può contare su una struttura molto migliore che in altre regioni. Sempre che i renziani riescano effettivamente a superare la soglia di sbarramento del 3% a livello nazionale.

Nei diversi interventi che si sono susseguiti durante la discussione è emersa anche l’esigenza di rispettare le indicazioni della segreteria nazionale del partito sulle candidature al femminile. Altro tema sollevato, poi, sempre in tema elezioni, ha riguardato la deroga al limite dei 3 mandati chiesta dal senatore del pd lucano uscente, Salvatore Margiotta.

Il silenzio di Salvatore Margiotta

Al riguardo, in realtà, non è passato inosservato il silenzio del diretto interessato, collegato a distanza. Un silenzio assai significativo come quello dell’altro parlamentare uscente, il deputato Vito De Filippo, sicuramente in corsa per uno dei due posti da capolista.

Oggi il confronto sull’imminente appuntamento elettorale dovrebbe proseguire con un’assemblea di segretari di circolo e amministratori locali. La direzione regionale, invece, dovrebbe tornare a riunirsi venerdì.

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