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CATANZARO – Il Codacons di Catanzaro ha chiesto alla Procura della Repubblica il sequestro dei turni del servizio 118 presso l’Asp del capoluogo di regione.

“Lasciare le ambulanze del 118 senza medici rappresenta un gravissimo abuso e finisce per negare il diritto a ricevere cure tempestive ed adeguate – ha detto il vicepresidente nazionale Francesco Di Liero – Se è riconosciuta l’esistenza di due distinte professioni, quella di medico e quella di infermiere, significa che esse non solo hanno compiti e funzioni diverse ma anche, e soprattutto, non sono tra loro intercambiabili”.

“Tuttavia in Calabria – continua il dirigente del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e i diritti dei consumatori – dopo decenni di inenarrabili sprechi si è pensato bene di risparmiare sulla pelle dei cittadini negando loro il sacrosanto diritto ad un medico per le emergenze”.

“Lo sconcertante braccio di ferro tra Asp e medici per la restituzione di una indennità già cristallizzata ha destabilizzato definitivamente il sistema – conclude Di Lieto – ed oggi chiediamo l’intervento degli uffici di Procura per ottenere prova documentale del gravissimo rischio cui viene esposta la popolazione”.

Secca replica dell’Azienda sanitaria provinciale che, attraverso Cosimo Zurzolo, referente unico Sue 118, ha evidenziato: «Tutti i turni del 118» a
Catanzaro «sono coperti. Per dovere di chiarezza e per rassicurare la popolazione, posso assicurare che non ci sono postazioni scoperte, il servizio di emergenza urgenza viene garantito correttamente».

«Ad ogni modo, vista la correttezza e regolarità, consegnerò personalmente tutti i turni alla Procura della Repubblica di Catanzaro e gli elenchi che il Codacos contesta» conclude Zurzolo.

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