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La Questura di Cosenza

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COSENZA – Quattro colpi di pistola esplosi a bruciapelo, uno dei quali andato a segno, ma che ha solo lambito il cuore della vittima designata, per fortuna senza toccarlo (LEGGI LA NOTIZIA).

È vivo per miracolo Egidio Imbrogno, trentaduenne cosentino diventato ieri notte oggetto delle attenzioni di un pistolero che, per ragioni ancora da accertare, lo ha trasformato in un bersaglio per la sua calibro 7.65. L’attentato è andato in scena in piazza Arenella, nel centro storico della città bruzia.

Soccorso nell’immediatezza e trasportato in ospedale, le condizioni del ferito sono apparsi subito gravi ai sanitari che lo hanno preso in cura, ma la loro abilità – e la buona sorte – hanno consentito di scongiurare l’epilogo più tragico. Dal suo letto d’ospedale, dunque, Imbrogno ha potuto parlare con gli agenti della Squadra Mobile cosentina guidati dal neodirigente Angelo Paduano, offrendo loro elementi importanti per risalire all’identità del suo attentatore. Quest’ultimo, nel corso della serata, è stato rintracciato al termine di indagini lampo e dichiarato in stato di fermo.

I due potrebbero avere avuto una discussione degenerata poi in lite fino alla deriva armata. Ancora top secret ovviamente i contenuti del colloquio investigativo e un po’ tutti i temi principali dell’inchiesta, ma nelle prossime ore ne sapremo di più.

Il trentaduenne rimasto ferito ha dei precedenti penali per rapine, ma si tratta di episodi datati, risalenti a oltre dieci anni fa, in alcuni casi riferiti a un’epoca in cui era ancora minorenne. Le indagini coordinate dalla polizia di Stato sono state supervisionate dal procuratore di Cosenza, Mario Spagnuolo.

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