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Il giuramento del Governo Meloni

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Governo Meloni al nodo dei posti di sottogoverno: ecco i calabresi papabili sottosegretari. Fremono Forza Italia e Lega

NEL governo Meloni non ci sono ministri calabresi. In generale tutto il Sud  è sottorappresentato, al netto di Nello Musumeci e Raffaele Fitto. In realtà, un ministro eletto in Calabra c’è, ed è la bolognese Eugenia Maria Roccella, ministro della famiglia, natalità e pari opportunità.

GOVERNO MELONI, I CALABRESI IN CORSA PER GLI INCARICHI DI SOTTOSEGRETARI

L’ex radicale, in quota Fratelli d’Italia, è stata sottosegretario al ministero della salute nel Governo Berlusconi IV e a settembre scorso è stata eletta deputata in Calabria. Secondo alcune indiscrezioni romane la Roccella avrebbe soffiato il posto alla nostra Wanda Ferro. Ma non si può andare dietro a tutte le voci.

Comunque ci sono gli esami di riparazione, intese con le nomine dei viceministri e dei sottosegretari i cui nomi, in queste ore, stanno facendo giri vorticosi.

Qualche numero. In totale i componenti dell’esecutivo sono per legge massimo 65, compresi viceministri e sottosegretari. Quindi, tolti i 24 dicasteri già assegnati e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, i posti liberi rimasti sono una quarantina. Dai calcoli di chi lavora al dossier dei numeri due, al partito che ha vinto le elezioni spetta il doppio dei posti rispetto alla somma di Lega e Forza Italia.

IL CONFRONTO CON IL BERLUSCONI QUATER

L’agenzia Adnkronos venerdì faceva questo calcolo: «Sono ben 11 gli esponenti dell’esecutivo che giurerà domani (sabato scorso, ndr) che fecero parte dell’ultimo governo guidato dal leader di Forza Italia. Meloni compresa che allora era responsabile del ministero della Gioventù. C’era Raffaele Fitto, ministro alla Regioni e Coesione, attuale titolare di Affari Ue, Pnrr e Coesione. Anna Maria Bernini allora guidava le Politiche Ue ed ora è responsabile dell’Università. Ed ancora Roberto Calderoli che era ministro delle Riforme ora sarà titolare di Affari regionali e Autonomie.

E ci sono anche una serie di upgrade: Guido Crosetto da sottosegretario alla Difesa (con ministro l’attuale presidente del Senato, Ignazio La Russa) diventerà il titolare del dicastero. “Promozione” anche per Daniela Santanchè da sottosegretario all’Attuazione del programma a ministro del Turismo. Mentre Maria Elisabetta Alberti Casellati (è calabrese di padre e di madre anche se è nata fuori regione) da sottosegretario alla Giustizia sarà ministro delle Riforme. Adolfo Urso da sottosegretario all’Economia con delega per il commercio internazionale si occuperà dell’ex-Mise, ovvero Imprese e Made in Italy».

I PAPABILI SOTTOSEGRETARI CALABRESI

Ieri, la stampa nazionale dava come probabili sottosegretari Giuseppe Mangialavori di Forza Italia e Giacomo Saccomanno della Lega. Quest’ultimo non è parlamentare ma vanta un forte credito da Salvini. Occhio, però, a Wanda Ferro e Mario Occhiuto, i nomi forti della Calabria (anche se Occhiuto non appare interessato al ruolo di sottosegretario).

Osserva “Il Giornale”:  «Per trombati e peones ci sono ancora quaranta poltrone sul piatto: il premier Giorgia Meloni punta a chiudere in tempi rapidi anche la partita sui sottosegretari e viceministri. Il presidente del Consiglio uscente Mario Draghi aveva assegnato 41 incarichi di sottogoverno. Il nuovo capo dell’esecutivo è orientato a confermare lo stesso numero.

Intanto c’è da riempire subito la casella alla direzione del Tg2 rimasta vacante dopo la promozione di Gennaro Sangiuliano come ministro della Cultura. Si va verso una soluzione interna. I nomi che girano in viale Mazzini sono due: Nicola Rao, attuale vicedirettore del Tg1, e Paolo Petrecca, attuale direttore di RaiNews. Molto forte anche l’opzione di Paolo Corsini, vicedirettore di Rai 2».

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