X
<
>

I prodotti ritirati da Ferrero anche in Italia

Condividi:
3 minuti per la lettura

Cresce la preoccupazione anche in Italia per la vicenda che interessa alcuni prodotti della Ferrero realizzati presso lo stabilimento di Arlon in Belgio. A suscitare l’apprensione è aver registrato alcuni casi di salmonellosi in vari Paesi europei.

Proprio per questa ragione la compagnia ha deciso di sospendere l’attività produttiva ad Arlon ed estendere il richiamo di prodotti Kinder realizzati nello stesso stabilimento.

LEGGI ANCHE Salmonella, Ferrero ritira in Italia alcuni lotti di Kinder Schoko-Bons

Ma rispetto al mercato italiano Ferrero ha anche voluto rassicurare i consumatori. L’azienda, infatti, ha ribadito che «le uova di Pasqua Kinder GranSorpresa sul mercato italiano, in tutti i formati e caratterizzazioni, sono prodotte in Italia ad Alba e non sono coinvolte dal richiamo»

«Nell’ambito delle indagini in corso relative alla contaminazione da salmonella – si legge in una nota dell’azienda – in collaborazione con le autorità per la sicurezza alimentare, Ferrero ha deciso di sospendere le attività produttive presso il proprio stabilimento di Arlon, in Belgio. Ferrero ha anche deciso, con effetto immediato, di estendere il richiamo in Italia alle referenze Kinder Sorpresa T6 “Pulcini”, Kinder Sorpresa Maxi 100g “Puffi” e “Miraculous” – e Kinder Schoko-Bons prodotti ad Arlon».

In particolare, il richiamo fa riferimento a Kinder Sorpresa T6 ‘Pulcini’, appartenenti a tutti i lotti fino L098L e tutti i termini minimi di conservazione fino al 21/08/2022 e Kinder Sorpresa Maxi 100g ‘Puffi’ e ‘Miraculous’: il ritiro riguarda tutti i lotti fino al L098L e con i termini minimi di conservazione fino al 21/08/2022.

Le autorità sanitarie italiane hanno coordinato con Ferrero i richiami, tanto che il ministero della Salute negli ultimi giorni ha diramato ben cinque comunicazioni di allerta sui prodotti Ferrero. 

Ritiro prodotti Ferrero: Il Caso Arlon

«Ferrero riconosce che ci siano state inefficienze interne che hanno creato ritardi nei richiami e nella condivisione delle informazioni. Questo ha impattato sulla rapidità e efficacia delle indagini. Lo stabilimento riaprirà una volta che verrà certificato dalle autorità».

LEGGI ANCHE: Salmonella, Ferrero sospende le attività produttive ad Arlon in Belgio

Con queste parole la Ferrero ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Arlon precisando però che «sSolo i prodotti Kinder realizzati ad Arlon, in Belgio, sono interessati da questo richiamo».

Attualmente in Italia non vi è nessun collegamento tra il consumo di prodotti Kinder e casi di salmonella accertati. «L’Azienda ritiene che questa sia l’unica e corretta decisione da prendere al fine di garantire il massimo livello di sicurezza alimentare ed eliminare rischi ulteriori».

Inoltre, l’azienda dolciaria ha espresso il proprio rammarico «per quanto accaduto e intende scusarsi sinceramente con tutti i propri consumatori e partner commerciali e ringraziare le autorità per la sicurezza alimentare per le preziose raccomandazioni ricevute».

In chiusura, poi, giunge la puntualizzazione sulla proprio mission aziendale in base alla quale «la sicurezza alimentare, la qualità e l’attenzione verso i consumatori restano da sempre al centro dei valori Ferrero. Questo evento tocca il cuore dei principi nei quali crediamo e metteremo in essere ogni azione necessaria al fine di preservare la piena fiducia dei nostri consumatori».

I casi di salmonella rilevati

Per il momento i casi segnalati in Europa sono 134 (di cui 105 confermati e 29 in fase di accertamento) distribuiti in 8 Paesi: Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia.

In Italia, per il momento, non è stato riportato nessun caso di infezione collegato al focolaio.

POTREBBE INTERESSARTI: Nasce lo shop on line di Ferrero


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE