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Cadaveri in strada a Bucha

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ROMA – Cadaveri di civili in strada, disarmati, alcuni con le mani legate. Le immagini dell’orrore di Bucha, in Ucraina, fanno il giro del mondo e sconvolgono l’opinione pubblica. L’Unione europea esprime sdegno, annuncia nuove sanzioni e promette che sarà il tribunale dell’Aja a giudicare i crimini di guerra.

Cinquantasette corpi sono stati trovati in una fossa comune a Bucha, ha denunciato ieri il capo dei soccorritori Serhii Kaplytchny. Una dozzina di corpi erano visibili, alcuni solo parzialmente sepolti. «Qui, in questa lunga tomba, sono sepolte 57 persone», ha detto Kaplytchnyi, che sta organizzando il recupero dei corpi.

Il corpo di Oleksandr Sukhenko, ex calciatore del club Seagull Second League, è stato trovato in una fossa comune vicino a Motyzhyn, nel distretto di Bucha. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian, sottolineando che è stato ucciso insieme ai suoi genitori. Sua madre Olga Sukhenko era il capo del villaggio di Motyzhyn e suo padre Igor Sukhenko era il presidente della squadra di calcio locale Kolos.

Dai resoconti di testimoni a Bucha emergono anche accuse rivolte ai soldati russi che avrebbero usato i bambini ucraini come «scudi umani» sui loro mezzi per proteggere i loro spostamenti. Lo riporta il Guardian. Il procuratore generale dell’Ucraina sta raccogliendo un dossier di affermazioni sull’uso da parte dei russi dei bambini locali per evitare di essere bersagliati durante la ritirata dalla capitale ucraina e in altre zone del Paese. Testimoni hanno raccontato di passeggini piazzati davanti ai carri armati nel villaggio di Novyi Bykiv, vicino alla città circondata di Chernihiv, 100 miglia a nord di Kiev. È stato inoltre raccontato che i bambini sono stati presi come ostaggi in una serie di punti caldi del conflitto in tutto il paese per garantire che la gente del posto non fornisse le coordinate dei movimenti del nemico alle forze ucraine. «Casi di utilizzo di bambini come copertura sono stati registrati nelle oblast (ndr. regioni) di Sumy, Kiev, Chernihiv e Zaporizhzhia», ha affermato Lyudmila Denisova, difensore civico dei diritti umani dell’Ucraina.

Il colonnello Oleksandr Motuzyanyk, portavoce del ministero della Difesa ucraino, ha affermato che i casi segnalati sono oggetto di un’indagine da parte del procuratore generale del Paese, ma non è stato in grado di fornire ulteriori dettagli. Ha detto: «I nemici hanno usato i bambini ucraini come scudi umani quando spostavano i loro convogli. I soldati russi hanno usato i bambini ucraini come ostaggi, caricandoli sui loro camion per proteggere i loro veicoli durante gli spostamenti». Il procuratore generale dell’Ucraina ha affermato che almeno 412 bambini sono stati feriti o uccisi dall’inizio dell’invasione a febbraio.

Intanto la Polonia si dice disponibile ad ospitare armi nucleari statunitensi, se questo fosse deciso. Boris Johnson è pronto ad inviare missili anti-nave per supportare Odessa. Ieri a Odessa sono tornate a suonare le sirene di allarme con le autorità che hanno invitato la popolazione a mettersi al riparo, nelle abitazioni o nei rifugi. E un’esplosione si è verificata nel villaggio di Tomarovka nella regione russa di Belgorod, a 40 km dal confine dell’Ucraina. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione del distretto urbano di Yakovlevsky Oleg Medvedev, come riporta l’agenzia Ria Novosti. «Tutto è calmo a Tomarovka, detriti sono caduti a terra. La strada è stata transennata, sono stati chiamati i servizi di emergenza.  I detriti sono stati ispezionati: non rappresentano un pericolo, sono stati portati via, non si segnalano danni», ha aggiunto. Venerdì Mosca aveva denunciato un attacco aereo ucraini su un deposito di petrolio, sempre a Belgorod.


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