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Contro la Repubblica Ceca “sarà un buon test perchè è un’ottima squadra, offensiva, abile nel pressing e tecnicamente valida”. Così Roberto Mancini alla vigilia della sfida di domani a Bologna contro i cechi, ultimo test della Nazionale prima del debutto a Euro2020 in programma l’11 giugno a Roma. “Ci sono uno-due dubbi” per la formazione anti Repubblica Ceca, “vediamo se Jorginho lo lasceremo riposare, lo decideremo insieme – ha aggiunto Mancini in conferenza stampa a Coverciano -. Per il resto gli altri, a parte Pellegrini e Verratti, sono tutti a disposizione. Non avremo grandi difficoltà. Possibile che la squadra che giocherà domani possa somigliare a quella del debutto europeo ma da qui all’11 abbiamo ancora diversi giorni”. Mancini aveva annunciato il recupero di Sensi, ma al termine dell’allenamento sostenuto dopo la conferenza stampa, il centrocampista dell’Inter ha riportato un risentimento agli adduttori. “Pellegrini non lo rischieremo domani, l’unico che non sta ancora bene è Verratti. Sta facendo passi da gigante, ha lavorato tantissimo e lo farà ancora nei prossimi dieci giorni e lo valuteremo prima delle partite”. Non ci sarà Pessina. “E’ bravo, è stata un’altra delle scelte dolorose perché come per gli altri ragazzi lasciati fuori dalle convocazioni, avrebbe meritato di stare con noi”.
La sorpresa è stata la chiamata di Giacomo Raspadori, reduce dai quarti di finale del torneo continentale dell’Under 21. “Ho convocato Raspadori perché credo che sia diverso da Belotti e Immobile e può rappresentare il futuro della Nazionale perché ha delle qualità tecniche straordinarie. Spero che possa fare come Paolo Rossi, sarebbe magnifico. Non l’abbiamo convocato per questo ma perché pensiamo che possa avere un gran futuro in Nazionale”. Mancini ha fatto capire che l’attaccante del Sassuolo, dopo i 120 minuti disputati lunedì contro il Portogallo, andrà valutato e ha anche ammesso di non aver ancora sciolto il dubbio sul centravanti titolare della sua Italia. “Ne abbiamo tre in questo momento, chiaramente inizierà uno fra Belotti e Immobile e poi vedremo – ha raccontato il ct -. Vogliamo fare tutte le partite, dalla prima alla finale di Londra e ci sarà bisogno di tutti e due, questo è certo, forse di tutti e tre. Avremo una settimana per valutare e la condizione fisica sarà importante per la decisione finale”. Nessuna preoccupazione per Donnarumma dopo il mancato rinnovo con il Milan. “Credo che Gigio stia bene, non ho visto grandi problemi per lui. Gioca a certi livelli da anni, sta gestendo bene questo momento”.
Mancini ha parlato anche del ritorno del pubblico negli stadi. “Domani ci saranno mille spettatori e quindi non cambia molto rispetto ai quattrocento che c’erano in Sardegna – ha sottolineato -. Sinceramente speravo che a Roma ce ne potessero essere molti di piu’ rispetto a quelli previsti e ci spero ancora. Chiaramente giocare con i tifosi è tutta un’altra cosa”. Il mancio poi si sofferma sulla sua avventura da ct. “Per me è stato ed è un grande onore allenare la Nazionale – ha concluso -. Rappresentare la propria nazione credo che sia veramente qualcosa di differente rispetto ad allenare un club. Ti limita nel lavoro di tutti i giorni e quindi quando ci si avvicina ad una competizione c’è emozione e voglia di iniziare, si guarda a quello che potrebbe essere il futuro. La speranza, non solo la nostra, ma di tutti le nazionali, è di arrivare a Wembley in finale, siamo orgogliosi di aver portato la Nazionale piu’ in su rispetto a quando l’abbiamo presa, ma speriamo di essere ancora più fieri e soddisfatti fra un mese”.
(ITALPRESS).

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