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MATERA – «E’ una vittoria di liberazione». E’ stata questa la frase più usata nel Comitato elettorale di Raffaello De Ruggieri che ha incassato il risultato e la vittoria già ad un’ora dall’inizio dello spoglio elettorale. Sin dai primi minuti infatti De Ruggieri è parso largamente in testa, trenta e più voti di vantaggio in ogni sezione ed un risultato pressocchè indiscutibile che ha trovato conferma nell’aumentare dei capannelli all’interno ed all’esterno del Comitato elettorale. Molti gli abbracci ed anche le lacrime per l’avvocato 80enne che diventa il nuovo sindaco di Matera con il 54,51 per cento dei voti che vuol dire 15.488 contro il 45, 49 di Salvatore Adduce per 12.926. Uno scarto quantomai netto che è parso davvero incolmabile poco dopo la mezzanotte e i 2562 voti finali sono stati la sintesi essenziale di un testa a testa annunciato ma che in realtà non c’è stato.
La soddisfazione dei diversi sostenitori di De Ruggieri da Viti a Santochirico, da Nicola Buccico a Franco Stella che lo ha abbracciato in lacrime sono stati la sintesi di un risultato che era apparso nell’aria negli ultimi giorni anche se la tensione e la preoccupazione per un testa a testa lasciava sempre più spazio nella mente delle due parti.
De Ruggieri ha brindato al successo e poi si è avviato insieme a tutti i suoi maggiori sostenitori in piazza Vittorio Veneto dove ha pronunciato il primo discorso da sindaco quando al risultato ufficiale mancava davvero molto poco.
«Voglio ringraziare innanzitutto Umberto Zanotti Bianco che tanti anni fa mi ha aiutato a sentire e riconoscermi nell’amore per questa città che oggi vedo crescere e posso accompagnare ulteriormente.
La mia vittoria? La credibilità di un progetto e la garanzia di un collante che poteva tenere insieme tutta quanta la coalizione. La città mi ha riconosciuto la possibilità di riuscire a svolgere questo tipo di ruolo. Siamo stati un’orchestra ma con soliti rispettosi dei ruoli altrui». Molti i ringraziamenti ai giovani ed alle donne che hanno accompagnato la campagna elettorale. «Alla fine il risultato era nell’aria e proprio aver annusato quest’area ha portato ad alzare il tono della polemica».
Non manca anche un messaggio di apertura nei confronti di Adduce: «mi auguro che si possano ritrovare condizioni di convivenza e di collaborazione per fare un percorso comune all’interno del Consiglio comunale.
Abbiamo di fronte una serie di problemi terribili ma ci occorre anche riuscire a rilanciare la città e la sua qualità produttiva con una gestione e programmazione diversa.
Lavoreremo per gli investimenti perchè potranno produrre sviluppo e favorire una delle priorità di cui abbiamo bisogno e cioè il lavoro, il lavoro ed ancora il lavoro.
Non vogliamo elemosinare nulla ma far valere i diritti e il ruolo che dovremo svolgere anche ora ed in futuro».
De Ruggieri ha richiamato ancora alla collaborazione e al dovere civico i cittadini materani investendoli della responsabilità di migliorare la città singolarmente attraverso il proprio contributo.
La piazza numerosa lo ha applaudito mentre da più parti si ripetevano discorsi, commenti e interventi. Con la convinzione che possa essere davvero l’uomo per «riuscire a riportare unità e coesione ed un percorso comune per quello che riguarda la città di Matera».
Oggi Matera si sveglierà con la necessità di aprire una pagina nuova, forse la più importante della propria storia e con una scelta diversa rispetto al recente passato.

p.quarto@luedi.it

 

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