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A tre anni dal decreto che la istituisce, in Calabria solo ora, secondo la Regione, la rete oncologica muove i primi passi

COSENZA – A tre anni di distanza dalla pubblicazione del piano oncologico regionale le cose cominciano a «muovere i primi passi». È l’incipit della risposta all’interrogazione del consigliere regionale Antonio Lo Schiavo sull’attivazione e il funzionamento di screening tumorali, breast unit e il generale ritardo sull’attuazione degli strumenti necessari nella lotta e la prevenzione del cancro nel sistema sanitario regionale.

La Calabria da molto tempo ha un altissimo indice di fuga di pazienti ocnologici, ed ha anche un problema nel fare prevenzione attiva attraverso le chiamate su cittadini con diritto d’accesso al test clinici gratuiti. Il punto di partenza è comunque uno solo: la rete oncologica è ancora tutta in divenire.

RETE ONCOLOGICA, APPROVATA 3 ANNI FA, AI PRIMI PASSI

«La Rete oncologica calabrese – si legge nella risposta del dipartimento al consigliere regionale – approvata con Dca 100/2020, sta muovendo i primi passi dopo la pubblicazione del Coordinamento regionale della stessa con Dca 92 del 23/3/2023. Lo stesso coordinamento, da subito, si è adoperato per definire un programma di realizzazione/attivazione della rete con relativo timing. Pertanto, il Dca 84/2022 non è stato ancora attuato poiché nella programmazione della Rete si è deciso di implementare i Pdta già pubblicati (polmone, colon, prostata e mammella) e disegnare nuovi per altri big killer oncologici creando dei gruppi di lavoro ad hoc».

«Ottimi risultati» invece nelle breast unit ospedaliere (Dulbecco, Gom e Annunziata). Diversa invece la questione screening oncologici. Il problema è sempre il personale che non c’è. «Esistono ancora delle criticità – si legge – nell’arruolamento del personale sanitario anche se le Asp hanno provveduto a bandire concorsi pubblici. Nella programmazione regionale prevista l’integrazione con gli ospedali hub per l’esecuzione di indagini di secondo livello».

E mentre ci si interroga ancora sull’istituzione del registro tumori aggiornato in Calabria c’è anche il dato tecnico. Al momento la Regione sta chiedendo alla Campania di riutilizzare la piattaforma informatica. «La Regione Calabria . viene specificato in un passaggio della risposta – ha già provveduto a visionare, e chiedere, il “riuso” della piattaforma informatica della Rete oncologica campana. Tutto ciò per collegare i nodi della rete oncologica calabrese compreso gli screening oncologici».

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