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I soccorsi nell'area del Raganello

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CASTROVILLARI – Non ci sarà un “Raganello bis”: la Suprema Corte di Cassazione – sezione Quarta – ha rigettato il ricorso della Procura di Castrovillari in merito ai proscioglimenti di sindaci, titolari di agenzie turistiche e guide che, in una prima fase, erano indagati a vario titolo per i reati di omicidio colposo, lesioni colpose e inondazione colposa.

Ad aprile 2021 il gup del Tribunale di Castrovillari Biagio Politano aveva, infatti, emesso sentenza di non luogo a procedere nei confronti dei sindaci di Cerchiara di Calabria Antonio Carlomagno, di San Lorenzo Bellizzi Antonio Cersosimo e di Francavilla Marittima Franco Bettarini – attualmente imputati per la sola omissione di atti d’ufficio -, nonché i titolari delle agenzie turistiche Marco Massaro e Giovanni Vincieri, e rinviato a giudizio per omicidio colposo solo il primo cittadino di Civita Alessandro Tocci, prosciolto al contempo dai restanti capi d’accusa.

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Prosciolte dall’accusa di esercizio abusivo della professione anche tutte le guide turistiche coinvolte. L’Ufficio di Procura del Pollino aveva impugnato la decisione del giudice, chiedendo una revisione della sentenza. La Cassazione, tuttavia, lo ha respinto.

“Esprimo grande soddisfazione per questa decisione della Corte di Cassazione – commenta a caldo il legale di Tocci, Riccardo Rosa – che, seppur limitata per la posizione del sindaco Alessandro Tocci al solo reato di inondazione, costituisce una pietra angolare nel percorso verso l’affermazione della sua totale estraneità ai fatti”. Scongiurata, dunque, l’ipotesi dell’instaurarsi di un procedimento parallelo a quello già in corso e che si sta celebrando in primo grado presso il Tribunale di Castrovillari.

Il gup Politano, è bene ricordare, aveva esplicitamente indirizzato la Procura verso la ricerca di “altri profili di responsabilità” in relazione alla tragedia che, ad agosto 2018, costò la vita a 10 persone a seguito di un’ondata di piena del torrente.

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