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Si spezza l’incantesimo. Vale per il Crotone che vede interrompere la sua serie di vittorie consecutive, vale anche per la Paganese che, proprio come l’avversario calbrese, colleziona il primo pari in campionato dopo dodici
gare. Alla fine paga il conto più salato il Crotone che, rima, trova il vantaggio
con l’ottimo Galardo, poi fa marcia indietro per il tocco galeotto di Morleo che procura il rigore del pareggio.
La cinquina infilata in campionato fortifica il primato ed ingolosisce l’appetito
di Moriero e soci. L’idea è quella di irrobustire la striscia positiva ed allora il tecnico non inverte la rotta tattica della squadra. Ago della bilancia della disposizione è Espinal che galleggia sulla trequarti con propensione verso la corsia di destra. Da quell’altra parte c’è Basso (Petrilli è in tribuna) mentre Nello Russo è delegato al solito lavoro di sponda. In mediana Pacciardi è l’ispiratore, Galardo il “relatore” con Vicedomini in veste di moderatore del discorso tattico. Concetti ritrova la difesa dei pali dopo l’attacco influenzale
di domenica scorsa. Dinanzi a lui consueta linea a quattro chiusa da Rossi e Borghetti, con Galeoto e Morleo saltuari pendolari sulle corsie di competenza.
Sul versante Paganese poche sorprese di natura tattica: scongiurata la difesa
aquattro e solito 3-5-2. Le defezioni costringono il tecnico ad accentrare
Esposito in mediana al fianco di Capodaglio e Stentardo, Iraci e Bacchi
sono i cursori del centrocampo a cinque. L’avvio di gara fornisce subito il tema
dominante della gara: contesa nervosa, animi surriscaldati, qualche “pedata”
fuori posto. Galeoto (ex Salernitana) è quello più beccato dal pubblico e dagli avversari mentre Bacchi ed Imparato collezionano il giallo dopo una manciata
di minuti.. La manovra fatica a svilupparsi da entrambe le parti e sia Concetti
che Pantanelli possono rilassarsi sulla linea di porta.
Il primo dei due ad essere chiamato in causa è proprio Pantanelli che al 30′ blocca in tuffo un sinistro ben calibrato di Galardo. Proprio quest’ultimo fa pesare la sua brillantezza per le vie centrali: morde e riparte, cuce e tampona. Il cielo regala di tanto in tanto qualche raggio di sole che trafigge il campo, tuttavia piove sul bagnato sulla Paganese che sul finire del primo tempo paga l’ingenuità di Bacchi che guadagna il secondo giallo. L’uomo in più sorride all’audace Moriero che dà a Galardo licenza di avanzare sulla linea della trequarti. Capuano recepisce il messaggio ed avvicenda Capodaglio con Bombara. A conti fatti cambia la forma ma non la sostanza: ancora calma piatta al “Marcello
Torre”. Tuttavia gli effetti delle vicende di fine primo tempo saranno evidenti già nei primissimi minuti della ripresa.
Ora l’ago della bilancia diventa proprio Galardo nella sua nuova veste di ispiratore sulla trequarti. Sfrutta il lavoro di Pacciardi e Vicedomini, prende
palla e taglia in verticale verso le punte. Va ancora vicino al gol al 5′ con il solito bolide di sinistro dai venti metri (sfera a lato di un soffio). La sfida è nelle mani del Crotone che guadagna metri ed occasioni da rete. Il vantaggio è nell’aria e matura poco prima del quarto d’ora. Ripartenza fulminea dell’undici di Moriero: Galardo chiama Espinal sulla destra che gli restituisce la sfera appena dentro l’area, il suo sinistro è rabbioso e si infila sotto la traversa. L’atmosfera tuttavia è pesante, il pubblico rumoreggia e l’arbitro non riesce a placare gli animi infuocati. Il gioco viene spesso interrotto da interventi scorretti e puntuali scaramucce. Proprio per questo il Crotone, in barba al vantaggio acquisito, perde la tranquillità e si abbandona al nervosismo. Alla carambola di emozioni partecipa “negativamente” Morleo che, su palla vagante
in area, tocca col braccio sinistro autorizzando il penalty. Sul dischetto ci va Tisci ed il suo destro fa esplodere il “Marcello Torre”. La bagarre non finisce qui. L’aria pesante prende definitivamente forma intorno al 40′: accenno di rissa con manate e spintoni tra Galeoto e soci nei pressi della panchina della Paganese. L’arbitro allontana De Lorenzo dalla panchina e qualche inserviente del
campo fuori posto. La scaramuccia allunga la gara con un maxi recupero ma nulla accade fino alla fine.

Andrea Bonaiuto

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