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La statistica non ha certo veridicità scientifica, ma nel calcio conta eccome: l’Atalanta non ha mai vinto contro la Reggina in serie A e la gara di oggi non ha fatto eccezione. Il primo gol di Ceravolo in stagione regala agli uomini di Orlandi la seconda vittoria esterna di questo campionato e ravviva le seppur timide speranze salvezza dei calabresi.
Dopo oltre due mesi di assenza dalla squadra titolare, rientra Doni nelle file nerazzurre: si ricompone il tandem delle meraviglie con Floccari. Nella Reggina, invece, attacco affidato a Brienza e Ceravolo, dietro si rivede capitan Cirillo a guidare la difesa.
Reggina bene in avvio e in coda di primo tempo, nel mezzo è però solo Atalanta, con un Puggioni superlativo che in almeno tre occasioni nega il vantaggio all’Atalanta. Su una conclusione imprendibile di Doni, viceversa, è la dea bendata a metterci lo zampino, visto che la parabola a giro del capitano nerazzurro è imprecisa di un niente. Calabresi, invece, da massima resa, in rete alla prima occasione: al 40′ Costa impegna Consigli, “condor” Ceravolo si avventa sul pallone vagante a centro area e riaccande le speranze salvezza.
«E’ da tempo che lo diciamo, noi abbiamo il nostro credo: finchè la matematica non ci condanna ci crediamo». Nevio Orlandi è ovviamente soddisfatto per la bella vittoria della Reggina in casa dell’Atalanta (firmata Ceravolo) e che rilancia, complici i ko di Bologna e Lecce, le possibilità-salvezza della sua squadra. «Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, perchè l’Atalanta è una squadra molto organizzata, che ha dei bei giocatori e pratica un ottimo calcio – spiega Orlandi ai microfoni di Sky Sport -. In casa ha spesso prevalso, ha pure battuto l’Inter, ed è quindi una formazione tosta. Sapevamo che avremmo sofferto e l’abbiamo fatto fino alla fine. Il nostro atteggiamento era quello di aspettare e ripartire: l’abbiamo fatto bene». Ora c’è la Juve. «Domenica dopo domenica dobbiamo cercare il massimo, e la prossima dice Juve. Noi – prosegue Orlandi – ci giocheremo le nostre carte cercando di fare il massimo». Rimane da risolvere il problema del gol. «Facciamo fatica a segnare ma non perchè non ci proponiamo o non creiamo occasioni, vedi la partita di Lecce dove siamo arrivati sei volte davanti al portiere. Le azioni le creiamo», conclude.

nella foto Nevio Orlandi, allenatore della Reggina

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