X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

di PIERO QUARTO
«RAGAZZI, non sarò più il vostro allenatore. Non ci sono i presupposti per poterlo essere, purtroppo. Grazie per le emozioni forti che mi avete fatto vivere in questi 3 mesi: uno dei periodi più belli e vincenti della mia carriera. Ora posso dire che oltre a Jesi ed Avellino ci sarà Potenza nei miei affettuosi pensieri… Grazie; un abbraccio a tutti…». Con queste parole pubblicate su facebook intorno alle 20 di ieri sera il coach della Levoni Potenza, Gigio Gresta ha annunciato il suo addio alla squadra dopo aver tagliato lo storico obiettivo del play off.
L’anno prossimo le strade di Gresta e della Levoni si separeranno perchè non ci sono quei presupposti programmatici che possono permettere alle parti di portare avanti la collaborazione.
A spiegare nel dettaglio al “Quotidiano” cosa è avvenuto ieri sera è lo stesso Gresta che dice: «sì, è vero non sarò più l’allenatore del Potenza, ho ricevuto una proposta ma con dispiacere e commozione ho dovuto verificare che non ci sono più i presupposti per continuare. Non sono sempre le questioni singole, personali o economiche a definire una trattativa ma spesso, è questo il caso, ci sono questioni programmatiche e ambizioni che non coincidono. Io avevo l’ambizione di far meglio di quello che già avevamo fatto quest’anno e avevo manifestato il legame con l’intero gruppo-squadra di questa stagione.
Mi dispiace», continua ancora Gresta, «che non ci siano i presupposti per andare avanti. Cosa vuole fare la società e quali obiettivi ha? Questo lo dovete chiedere alla società, io non voglio aggiungere altro se non dire che a Potenza ho passato tre mesi splendidi in cui mi sono divertito come mai in passato e ho verificato la bellezza di un torneo come la A Dilettanti nel quale il ruolo dell’allenatore è più che mai importante e si può costruire davvero qualcosa».
Sul futuro Gresta ha molte incognite: «non ho altre offerte, ci sono alcuni pour parler con squadre anche di Legadue ma niente di serio. Il mio primo obiettivo era verificare se vi erano i presupposti per poter rimanere a Potenza, ora dovrò aspettare che qualcuno bussi alla mia porta. Spero di continuare ancora ad allenare nella A Dilettanti. Il ricordo», conclude Gresta, «di questi tre mesi a Potenza lo porterò per sempre con me».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE