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E’ stato arrestato il 25enne Arun Kumar, nato in India ma residente a Locri (Rc), irreperibile da circa un mese nell’ambito dell’operazione «Leone», condotta dalla locale Squadra Mobile, è stato arrestato nella serata di ieri, nella Locride, da personale del Commissariato di P.S. di Siderno e della Squadra Mobile. L’uomo è accusato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’operazione «Leone» aveva evidenziato l’interesse della ‘ndrangheta anche in questo settore con cospicui guadagni per svariati milioni di euro. Nell’operazione che ha portato alla cattura di Kumar sono stati tratti in arresto, per il reato di favoreggiamento, anche altri quattro cittadini indiani. L’operazione «Leone» aevva consentito di scoprire una complessa e radicata organizzazione dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dall’India e dal Pakistan, con consistenti guadagni per gli organizzatori, per una somma complessiva di circa sei milioni di euro.
Per ciascun permesso di soggiorno venivano pagate somme che oscillavano da 10.000 a 18.000 euro, con la complicità di imprenditori e funzionari pubblici.
A tre dei sessantasette arrestati nel corso di quella operazione è stata anche contestata l’aggravante del metodo mafioso, confermando così l’interesse della ‘ndrangheta nel settore.
LA CONFERENZA STAMPA
Con l’arresto di Arun Kumar, salgono a quattro i latitanti arrestati dalla polizia nella locride nel mese di febbraio. Il dato è stato riferito, nel corso di una conferenza stampa, dal questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona. Prima di Kumar erano finiti in manette Isidoro Callà, capo dell’omonima cosca di Mammola della ‘ndrangheta, arrestato il 10 febbraio; Luca Mammolenti, affiliato alla cosca Ursino di Gioiosa Jonica, preso il 26 febbraio, e Carmelo Loccisano, presunto capo della cosca di Gioiosa Jonica, finito in manette ieri.

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