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I Carabinieri di Cinquefrondi, nell’ambito di alcuni interventi per la repressione dei crimini in materia ambientale disposti dalla Compagnia di Taurianova, in due diverse operazioni di servizio, hanno tratto arrestato i proprietari e gestori di due appezzamenti di terreno rurale perchè responsabili di aver realizzato e gestito, ciascuno, una discarica abusiva per sottoprodotti della lavorazione di agrumi, da destinare successivamente all’alimentazione di animali, estese su un’area di 200 metri quadrati la prima e di 120 mq la seconda.
L’intervento dei militari è avvenuto nelle contrade Bello e Petracca del Comune di Anoia. Il materiale di risulta, derivante dal ciclo di lavorazione degli agrumi, produceva una quantità assai consistente di liquami ed altri rifiuti organici che, per le loro particolari caratteristiche, sono in grado di poter inquinare il suolo e le falde acquifere. Il materiale presente in discarica emanava esalazioni nauseabonde percepibili anche a notevole distanza. I “titolari” delle discariche abusive, accumulavano gli scarti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi, direttamente sul terreno, senza che fosse stato realizzato alcun sottofondo in materiale isolante, per prevenire infiltrazione di liquami nel terreno e le falde acquifere. Il materiale (cosiddetto “pastaccio”), veniva semplicemente lasciato alla luce del sole, in totale spregio delle norme per la tutela ambientale. Particolare degno di nota, che una delle due discariche era sita sull’argine del torrente Sciarapotamo, potendo così notare i reflui maleodoranti scendere verso il corso d’acqua. I Carabinieri hanno contestato il reato di realizzazione e gestione di discarica abusiva di rifiuti speciali, reato quest’ultimo previsto dall’ Art. 6 del Decreto Legge 172/2008 “Misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti”, prorogato fino alla fine del 2010.
Grazie a questo importante strumento legislativo, i militari hanno potuto fermare l’attività inquinante, sequestrando l’intera area adibita a discarica. In manette sono finiti i proprietari / utilizzatori dei fondi rurali, I. S. di Anoia e M.M. di Melicucco.
Gli accertamenti dei Carabinieri intanto proseguono con l’impiego di personale dell’Arma specializzato sia nel settore dei reati ambientali, per accertare il livello di contaminazione dell’area, sia nel settore della tutela della salute e con l’apporto degli ispettori del lavoro, avvalendosi anche di aerofotogrammetrie per l’individuazione dei siti di stoccaggio.

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