X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

I Carabinieri del comando provinciale di Crotone e della Compagnia di Petilia Policastro (Kr), hanno eseguito 21 arresti a carico di altrettante persone responsabili, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è stata denominata in codice «Mala eraba».
Gli arresti sono stati eseguiti a Cotronei (Kr) e Petilia Policastro (Kr). 10 le persone finite in carcere, 9 quelle ai domiciliari (tra cui 2 donne), 2 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, tra cui una donna Il provvedimento è stato emesso dal GIP di Crotone Paolo De Luca su richiesta della Procura della Repubblica (Procuratore Raffaele Mazzotta e Sostituto. Daniela Caramico D’Auria) che ha concordato con gli esiti delle indagini condotte dalla Compagnia Carabinieri di Petilia Policastro e dalla Stazione Carabinieri di Cotronei.
L’indagine ha preso le mosse dall’omicidio di un giovane del posto: Salvatore Astorino, 24 annio, di Cotronei, ucciso a colpi d’arma da fuoco, il 26 gennaio 2008, mentre stava festeggiando il diciottesimo compleanno di un amico, al ristorante «Santa Venere» di Cotronei.
Per quell’omicidio, il Nucleo Operativo della Compagnia di Petilia Policastro aveva tratto in arresto Rosario Rizzuti, 34 anni, (uno dei cinque fratelli Rizzuti, noti come i «ruglianesi»), successivamente condannato a 30 di reclusione, all’inizio del 2009, con pena confermata in Appello.
Gli elementi raccolti durante il proseguio dell’attività investigativa avrebberoconsentito di svelare un traffico di sostanze stupefacenti di vario tipo, posto in essere da una ben organizzata rete di spacciatori residenti fra Cotronei e Petilia Policastro, alcuni dei quali ritenuti di notevole spessore criminale nonostante gli ancora poco numerosi precedenti. La sostanza stupefacente era destinata al mercato locale: soprattutto a giovani che frequentavano pub e luoghi di ritrovo di Cotronei durante le fine settimana e le feste di Natale e Capodanno. Nel corso dell’operazione sono stati impiegati 130 carabinieri dell’arma territoriale, dello squadrone eliportato cacciatori di calabria ed unità cinofile del G.O.C. di Vibo Valentia.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE