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E’ stato rinviato al 16 dicembre l’incidente probatorio per il deposito della perizia d’ufficio sulle cause della morte di Sara Sarti, la bambina di cinque anni deceduta il 23 agosto del 2009 nell’ospedale di Locri per un presunto caso di malasanità. La decisione è stata presa dal gip del Tribunale di Locri, Andrea Amadei, in accoglimento della richiesta di proroga presentata dai periti per concludere i loro accertamenti.
Nell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Locri sulla morte della bambina sono indagati quattro medici. Tre dei sanitari indagati sono in servizio nell’ospedale di Locri. Sara Sarti avvertì un malore mentre era insieme ai nonni a Casignana, il centro della Locride di cui è originaria la madre. La bambina morì il giorno dopo essere stata portata e dimessa il giorno stesso nell’ospedale di Locri. Secondo la denuncia presentata dai genitori della bambina (in foto) da cui è scaturita l’inchiesta della Procura di Locri, «Sara, dopo tre giorni di vomito e fortissimi dolori addominali, non fu nemmeno visitata dalla pediatra di turno nell’ospedale di Locri, che si rifiutò di ricoverare la bambina limitandosi a palparle l’addome, senza svolgere di fatto un accertamento medico che possa definirsi tale e senza compiere alcun accertamento diagnostico, mandandola a casa con un sedativo». I genitori della bambina vivono a Vecchiano (Pisa), dove si trovavano il giorno in cui Sara avvertì il malore che successivamente ne provocò il decesso.

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