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Demetrio Berna ed è l’assessore comunale al Bilancio del comune di Reggio Calabria. I vigili urbani dopo aver cercato inutilmente per settimane il consigliere comunale (nonché consigliere regionale) Giuseppe Bova, per notificargli otto multe, si sono messi a caccia dell’assessore reggino per consegnare anche a lui una contravvenzione, ma non ci sono riusciti. Esattamente come Bova anche Berna è risultato introvabile. Almeno così sostengono alla polizia municipale che ha affisso la notifica della multa all’albo pretorio dell’amministrazione comunale. Così il nome dell’assessore è finito sul sito dell’amministrazione: «non c’è indirizzo, non c’è residenza, domicilio o dimora». A distanza di una settimana il paradosso si ripete. Di ridicolo però ci sono soprattutto le ragioni delle multe a Peppe Bova. Il consigliere comunale infatti, per sua stessa ammissione, era “ricercato” dalla polizia municipale per la notifica di un’infrazione, anzi otto, particolari. Bova era stato multato per affissione abusiva durante l’ultima campagna elettorale, nella quale era candidato a sindaco della città dello Stretto. Ieri l’ex candidato a sindaco ha annunciato l’intenzione di pagare «fino all’ultimo euro».
Ma la stranezza è soprattutto di non riuscire a capire come è possibile che non sia identificabile un candidato alle amministrative multato per affissione abusiva. Forse sarebbe opportuno procedere notificando gli atti direttamente in consiglio, o nel caso di Demetrio Berna, nella stanza dell’assessorato accanto a quella del sindaco.

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