X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Con un presidio lungo la statale Jonica, in prossimità delle Tavole Palatine, al confine fra le province di Matera e Taranto, è cominciata la protesta del movimento «Terre joniche», per sollecitare il Governo a firmare il decreto che prevede risorse a sostegno di chi è stato danneggiato dall’alluvione del marzo scorso.

Gli operatori agricoli ed economici di Puglia e Basilicata, hanno denunciato con un volantino la mancata soluzione dei problemi a otto mesi dall’alluvione con la compromissione delle attività e i mancati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei fiumi e dei territori: «Siamo solidali – ha detto il portavoce di Terre joniche, Gianni Fabbris – con le popolazioni di Liguria e Toscana, colpite da lutti e danni dell’alluvione, per le quali il governo ha già stanziato circa 70 milioni di euro. Ma chiediamo che altrettanza attenzione sia riservata alle popolazioni di Puglia e Basilicata, che da otto mesi attendono la firma di un decreto e fondi per la ripresa e la tutela dei territori. Non ci muoveremo da qui finchè – ha concluso – non avremo ottenuto atti concreti».

Le priorità riguardano l’ottenimento di garanzie da Governo e Regioni sulle risorse per la messa in sicurezza e per i risarcimenti a famiglie e aziende pugliesi e lucane, la firma del decreto e la nomina di un commissario per la Basilicata e la convocazione di un incontro con il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta.

https://www.facebook.com/pages/Il-Quotidiano-della-Basilicata/1441588122861160099ff]4|14]Visita la nostra pagina Facebook

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE