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LOCRI – L’arrivo a Locri del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, rappresenta la degna conclusione della Settimana diocesana della Famiglia che la diocesi di Locri-Gerace ha organizzato in preparazione del VII incontro mondiale delle famiglie di Milano. Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana arriverà nella cittadina jonica verso le 9,30 e sarà ricevuto in Episcopio dal vescovo monsignor Giuseppe Fiorini Morosini. Dopo un incontro con gli operatori dell’informazione si recherà presso lo Stadio comunale di Locri che sarà raggiunto in processione dal clero diocesano (la processione sarà aperta dal sacerdote decano del capitolo cattedrale, monsignor Francesco Laganà). Questa giornata domenicale è, dunque, il culmine della “Settimana diocesana della famiglia” voluta dal vescovo Giuseppe Fiorini Morosini, per preparare il cammino di avvicinamento all’evento milanese che avrà luogo dal 30 maggio al 3 giugno e sarà incentrato sul tema “Famiglia: lavoro e festa”. Preziosa in questa fase è stata l’azione prodotta dall’Ufficio diocesano per la Famiglia, guidato da don Pietro Romeo, che ha saputo coinvolgere  tutte le parrocchie. Tre giorni sono stati vissuti a livello parrocchiale seondo una schema prestabilito. Una giornata è stata dedicata alla spiritualità (l’icona biblica scelta è quella di Tobia e Sara); una al tema del lavoro, accompagnata dall’icona “i sei giorni della creazione”, la terza giornata, alla riflessione sulla festa e in questo caso l’icona biblica prescelta è stata quella del “settimo giorno”. Durante questi tre giorni le singole parrocchie hanno saputo promuovere proprie iniziative (fiaccolate, momenti di preghiera comunitaria con l’adorazione eucaristica, convegni, giochi e momenti di svago), a queste iniziative si sono aggiunte quelle proposte dal centro diocesi come il convegno sul tema del lavoro che, presso il centro pastorale di Locri, ha visto una larga partecipazione di studenti delle scuole superiori. In sostanza, sono state coinvolte le scuole, le associazioni territoriali, gli enti locali e in special modo i comuni. Dall’Ufficio diocesano per la famiglia è stato sottolineato che questa iniziativa rappresenta “un’altra occasione per poter rilanciare il futuro delle nostre Parrocchie”. Un futuro che deve vedere protagonista la famiglia, “piccola Chiesa domestica”.

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