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MATERA – C’è ancora un alone di mistero dietro la morte di Francesco Marcosano, un giovane materano di 28 anni, ucciso da un colpo di pistola mentre si trovava nell’abitazione di amici carabinieri a Seregno, una cittadina in provincia di Monza.

Il tragico episodio è accaduto sabato pomeriggio intorno alle 14 su via Giusti, quartiere San Rocco, dove sono arrivate improvvisamente diverse pattuglie dei carabinieri della locale Compagnia.

Francesco prestava servizio nell’Aeronautica militare presso il 27° Reparto Genio Campale di Villafranca, in provincia di Verona. Una sorta di distaccamento interno ed autonomo al comando aeroportuale della città veneta. Da lì era partito alla volta del centro nell’hinterland monzese, forse per trascorrere il fine settimana a casa di amici. Sulle cause e la dinamica del drammatico episodio, sembra essere calata una sorta di cortina di ferro. Un alone di eccessiva riservatezza, che farebbe propendere di più per il gesto volontario, che per un incidente.

Dalle prime indiscrezioni, pare che la pistola fosse legalmente detenuta, ma non di proprietà del giovane materano (gli avieri non sono armati). Sul caso indagano i militari della Compagnia di Seregno, ma nulla trapela ancora di ufficiale oltre al fatto che il magistrato ha disposto l’autopsia, prevista per oggi dopo il riconoscimento dei familiari, avvertiti tempestivamente dai carabinieri di Matera. Secondo fonti accreditate, si tratterebbe di suicidio. Il quotidiano online “Il Cittadino” di Monza parla chiaramente di “una tragedia personale all’origine del dispiegamento di forze dell’ordine che nel pomeriggio di sabato ha paralizzato fino alla sera via Giusti, nel cuore di San Rocco a Seregno”.

Sempre secondo il quotidiano online, “il giovane di 28 anni si sarebbe tolto la vita nell’abitazione dei due amici, con cui stava trascorrendo la giornata”. L’allarme è scattato poco dopo le 14. In via Giusti sono intervenuti i soccorsi e i carabinieri, che hanno subito chiuso l’accesso alla strada tra le vie Boccaccio e Settembrini. Poi l’arrivo di un carro delle onoranze funebri, che intorno alle 17.30 è ripartito con la bara. Numerosi cittadini si sono assiepati da una parte e dall’altra della via, alla ricerca di informazioni senza alcun esito, fino a che un violento temporale in serata ha disperso i capannelli. Francesco era un ragazzo solare, dopo il diploma all’Istituto “Olivetti” aveva intrapreso la carriere in Aeronautica, che di recente lo aveva portato a migliaia di chilometri da casa. Tornava spesso a Matera, dove abita la sua famiglia, sfruttando soprattutto i voli low cost della Ryanair, tanto che il 15 agosto sulla sua bacheca di Facebook si rammaricava del fatto che la linea Bari-Verona fosse stata sospesa e lanciava un appello per il rispristino. Forse sentiva eccessivamente la mancanza dei suoi affetti e della sua famiglia; il padre è un noto imprenditore edile ed aveva un fratello più piccolo. Al momento in cui andavamo in stampa non se ne sapeva di più, forse domani la salma sarà restituita ai familiari, mentre i colleghi di Villafranca si sono chiusi nel più assoluto riserbo. Matera perde così un altro suo giovane figlio, un ragazzo costretto a lasciare tutto per un lavoro al Nord.

a.corrado@luedi.it

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