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MILANO – A segnare la consegna di uno dei 52 Ambrogini d’oro del comune di Milano, massima benemerenza del comune meneghino, a Denise Cosco è stato un lunghissimo applauso, accompagnato da una standing ovation di tutta la sala. Denise Cosco, figlia di Lea Garofalo, testimone di giustizia uccisa dalla ‘ndrangheta è sotto protezione e quindi non era al Teatro Dal Verme per ritirare il riconoscimento. 

La motivazione recita: «Ha sconfitto la cultura mafiosa che era radicata nella sua stessa famiglia, seguendo l’esempio della giovane mamma. Ha scelto Milano come luogo dei funerali della madre, in quanto città costituitasi parte civile nel processo, riconoscendo così ai milanesi un primato di sensibilità e impegno contro la criminalità organizzata. Milano è al fianco di Denise Cosco e della sua battaglia di libertà e giustizia, e riconosce in lei un simbolo di autentico progresso civile». 
Tra gli altri premiati, il presidente Consob, Giuseppe Vegas, il presidente dell’Anpi, Carlo Smuraglia (acclamato da una parte del pubblico al grido di ‘Ora e sempre Resistenzà), il presidente onorario di Libera, Nando Dalla Chiesa, il patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio (non presente alla cerimonia), l’ex cestista e coach Carlo Recalcati. L’unica Medaglia d’Oro alla Memoria (gli altri premi sono stati 24 Medaglie d’Oro e 27 Attestati di civica benemerenza) è invece andata allo scomparso hair stylist Aldo Coppola
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