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«Quando vivi in un luogo a lungo, diventi cieco perché non osservi più nulla». 

Per questo Josef Koudelka viaggia, «per non diventare cieco». Lo spiega così.

Questo del fotografo che ha immortalato l’invasione russa di Praga è uno degli sguardi sul mondo che Mario Calabresi ha ricostruito intervistando dieci grandi della fotografia internazionale (A occhi aperti, Costrasto). Ma è anche la prospettiva che insegue come uno spettro tutti i giornalisti. 

Leggendo il libro mi ci sono imbattuta e mi sono ricordata di un consiglio: se sei un giornalista locale, attraversa la città con lo sguardo dello straniero. Servirà a costruire una narrazione diversa, meglio ancora se collaborativa. 

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