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SULLA “QUESTIONE-CORVEZZO” servirebbe fare un pizzico di chiarezza. L’imprenditore trevigiano del prosecco è stato etichettato fin dal primo momento, dal suo punto di riferimento Maurizio Notaristefani e dal ds Pietro Chiaradia, come uno sponsor importante del nuovo Potenza. Non possiamo andare oltre a questa definizione.

Anzi, con un po’ di mestiere giornalistico, siamo stati noi e altri colleghi a far sbilanciare Notaristefani al punto da fargli affermare che Corvezzo vuole entrare in società, non appena si realizzerà la srl. Prima che questo accada, Corvezzo resta solo uno sponsor del Potenza, importante, ma sempre uno sponsor del cui interesse commerciale per altre piazze, evidentemente, potrebbe non fregare niente a nessuno.

Oltretutto, la società, a fronte delle notizie raccolte da fonti di informazione assolutamente attendibili (la Gazzetta di Mantova, Treviso Sport, La Tribuna di Treviso e Il Giorno – gruppo Quotidiano Nazionale, lo stesso di Nazione, Resto del Carlino), si è affrettata a precisare che l’impegno economico di Corvezzo è stato già onorato. Fondamentalmente è quello che interessa la comunità sportiva che, in questa fase, nella quale comunque si è allestita una squadra di grande spessore, ha bisogno di essere certa che il gruppo Grignetti non resti solo. Anzi, potrebbe essere proprio questo il momento giusto per l’intera città per stringersi attorno al presidente, garantendogli una mano, o anche un buon numero di abbonamenti.

Questa situazione di fatto, però, non può prescindere da quanto si dice in giro: ossia che Corvezzo negli ultimi giorni è stato accostato al Mantova e al Padova e, nello stesso tempo, ha anche manifestato interesse esclusivo per il settore giovanile del Treviso. Intenzioni farcite da ampie e circostanziate interviste nelle quali il riferimento a Potenza non è mai emerso. Questa circostanza, da noi discussa con il club, ha messo inevitabilmente un po’ in imbarazzo tutti.

Che Corvezzo sia, come è scritto, un Lotito in miniatura, credo debba interessare poco a chiunque. Se Corvezzo ha interesse a far veicolare il suo nome, e qualche euro, da queste parti, ben venga e non scandalizziamoci. Non è il primo e non sarà l’ultimo. Basta solo che si sappiano ufficialmente quali siano le sue intenzioni. Sarebbe eccezionale addirittura che si materializzasse da queste parti. Così, in maniera tale da fare prendere a lui stesso qualche impegno di persona. Adesso per l’imprenditore trevigiano si stanno spendendo Notaristefani e Chiaradia. Se a loro (ovviamente, per converso, anche al presidente Grignetti) va bene così, va bene così a tutti.

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