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BELLA – Arriva “Zero rifiuti in mensa”,  il progetto sperimentale, primo in tutta la Basilica,  per ridurre i rifiuti in plastica.

Con l’avvio del servizio di mensa scolastica – servizio che partirà il prossimo 6 ottobre –  l’amministrazione comunale di Bella ha deciso di raggiungere, entro la fine dell’anno, l’obbiettivo di una eco mensa a “rifiuto zero”.

E “Zero rifiuti in mensa” si chiama  il progetto sperimentale che gli assessori comunali all’Ambiente, Leonardo Sabato,   e alla Formazione Vito Leone, hanno proposto  a tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado dotate di mensa scolastica. L’obiettivo è di eliminare tutti i piatti e le posate di plastica buttati ogni giorno nella spazzatura della mensa scolastica. Mentre a casa le famiglie adottano da tempo la raccolta differenziata e a scuola viene insegnato il rispetto dell’ambiente, «nelle mense scolastiche – hanno dichiarato Leone e Sabato –  si producono ogni anno tonnellate di rifiuti in plastica che, essendo sporchi di cibo, non possono essere neanche  riciclati e pertanto finiscono in discarica». 

Il progetto prevede: l’eliminazione delle stoviglie usa e getta sostituendole con piatti, posate e bicchieri lavabili e installando lavastoviglie industriali per il lavaggio delle stoviglie riutilizzabili; l’ attivazione di compostiere didattiche per il compostaggio , nelle scuole,  degli scarti da cucina;  la somministrazione di acqua di rubinetto appositamente filtrata e l’installazione nelle tre scuole presenti sul territorio di 3 eco-compattatori, ovvero  quelle macchinette che aiutano tutti gli alunni a riciclare bottiglie in plastica e lattine di alluminio, ricevendo in cambio dei punti che permetteranno loro di vincere un premio alla fine dell’anno scolastico, concorrendo insieme alla propria classe per conquistarsi il titolo di “Classe più riciclona”

I soldi «che prima erano  utilizzati per l’acquisto di materiale destinato al cassonetto – hanno aggiunto i due assessori comunali –  serviranno oggi a coprire i costi per il personale addetto alla raccolta di piatti e posate e relativo lavaggio».

Il progetto “Mensa a rifiuti zero” è, quindi, la dimostrazione pratica di come la riduzione dei consumi sia oggi come oggi  la sola strada percorribile per creare nuova occupazione.

Un ulteriore risparmio per le casse comunali sarà generato dal mancato conferimento di rifiuti in discarica.

Si tratta di un risparmio prezioso per l’amministrazione comunale sempre più a corto di fondi.

«La finalità del progetto è  prima di tutto educativa – hanno concluso Sabato e Leone  –  La sostituzione dei piatti usa e getta con piatti lavabili sarà  l’occasione per spiegare ai bambini il valore della conservazione delle risorse naturali attraverso il riuso degli oggetti e la riduzione dei rifiuti».

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