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UN hastag: “#riscriverelabasilicata”. Questo lo slogan scelto dalla Uil per il suo nono congresso regionale che si terrà oggi e domani nell’auditorium del “Cecilia” di Tito. 

Oltre l’hastag è stato  simbolicamente  scelto un foglio d’agenda nel quale è precisata la nuova missione che l’attende.

Missione che può essere riassunta nella frese “Il riformismo non è una parola qualunque”.

La stessa location  scelta per il congresso regionale è decisamente irrituale: l’Auditorium del “Cecilia” diventato il “tempio”  della creatività giovanile e di una generazione che non è rassegnata a fare le valigie.

Intanto la Uil arriva, oggi,  all’assise regionale (206 delegati) dopo aver tenuto i congressi di tutte le organizzazioni di categoria e 372 assemblee di base con la partecipazione di circa 20.000 iscritti tra lavoratori, pensionati e  disoccupati.

Una crescita, quella degli iscritti alla Uil, che nel 2014 ha toccato  quota più 7 per cento: sono 35.000 in totale di cui 18.000 attivi e 17.000 pensionati secondo il trend nazionale che caratterizza non solo la Uil ma tutti i sindacati.

Tra gli attivi il comparto industria-edilizia è il primo (5868 iscritti), seguito da agro-alimentare (4.127) e Pubblica smministrazione (3.082). Si sono rafforzati i servizi – da quelli fiscali e di assistenza al consumatore a quelli del patronato dei cittadini – con un ruolo sempre più importante nel leggere i processi economici, sociali, culturali e soprattutto nel proporre attribuito al Centro Studi Uil Basilicata.

La Uil da sempre non si è mai lasciata tentare, per tutte le sue iniziative,  dai rituali dell’ordinarietà. E ancor meno accadrà oggi e domani con l’appuntamento regionale che il sindacato rappresenta il punto di arrivo di tanti congressi di categoria tutti vissuti all’insegna di una forte volontà di partecipazione, di contributo alla strategia confederale in termini di qualità di idee e proposte, di protagonismo e di un grande sforzo di rinnovamento.

Le giornate di oggi e domani saranno anche   il momento in cui una difficile fase di transizione sembra volgere a  esaurimento mentre comincia a prendere forma una nuova agenda politica in Basilicata. Un’agenda che è destinata a pesare sul destino dei lucani. E’ da tempo ormai che la Uil si è data un compito   preciso, ambizioso, coraggioso, quanto  inderogabile: contribuire a riprendere una bussola di orientamento, a rileggere e riscrivere la Basilicata che cambia. E’ necessario rileggere e riscrivere la Basilicata, aiutarla a ritrovare una sua fisionomia consapevole, a ritrovarsi in una narrazione condivisa, a proiettare in una nuova prospettiva la sua identità orgogliosa. E’ assai arduo ma possibile. E lo sarà tanto più se le componenti fondamentali della società regionale, le forze produttive e i ceti professionali, insomma le classi dirigenti, decideranno  di dare di più.

A chiudere i lavori della prima giornata   sarà Luigi Angeletti, segretario nazionale, mentre domani   toccherà a Guglielmo Loy.

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