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POLICORO – Notte di follia per un cittadino rumeno, in preda ad un autentico attacco d’ira, nel centro urbano di Policoro.
E’ accaduto martedì, quando i sanitari di Basilicata Soccorso hanno dovuto sedare l’uomo, dopo aver lottato con i carabinieri, perché era andato in escandescenza perdendo il lume della ragione.
Erano le 22.30, quando le urla del rumeno di mezza età, provenienti da via Monte Rosa, hanno rotto il silenzio da coprifuoco che c’era in città. Qualcuno del vicinato ha chiamato le forze dell’ordine e subito sul posto è arrivata una Gazzella dei militari dell’Arma, la cui caserma si trova a 100 metri dalla casa del romeno.
L’intervento dei carabinieri sembrava dovesse porre fine agli strali dell’uomo, invece ha iniziato ad inveire anche contro i militari. L’uomo, come ci ha detto un vicino di casa, l’altra sera era ubriaco fradicio e chiunque gli capitasse a tiro reagiva in maniera spropositata. Tanto è vero che gridava a squarciagola che voleva il suo avvocato, respingendo gli stessi militari che cercavano di calmarlo e farlo ragionare. Poi ha iniziato ad inveire anche contro i pubblici ufficiali e per evitare di essere portato in caserma si è recato in casa e, dopo aver brandito un oggetto contundente, forse una lametta, ha iniziato a tagliarsi prima i polsi e poi l’addome. Sgorgava sangue come se avesse le stimmate e ha sporcato, dopo averla presa a pugni, anche l’auto dei carabinieri, oltre a un altro parcheggiato nei pressi della sua abitazione. Sembrava tarantolato per come riusciva a divincolarsi dal tentativo degli uomini della Compagnia di via Monte Bianco, tanto che hanno dovuto chiamare rinforzi dalla loro caserma, e sul posto poi si sono precipitati anche gli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza di via Puglia.
Arrivati così, insieme ad una autolettiga per la medicazione del caso, l’uomo non si è ricomposto, anzi ha continuato nel suo personalissimo monologo rifiutando l’aiuto dei sanitari tanto da nascondersi sotto una macchina per evitare il ricovero in ospedale. A farlo rientrare in sè ci ha provato anche qualche vicino di casa, ma il suo tentativo è stato vano. Per un’ora circa ha tenuto in scacco le forze dell’ordine, che hanno cercato in tutti i modi con le buone di pacificarlo fino a quando, dopo essere uscito allo scoperto da sotto l’automobile, alcuni militari lo hanno immobilizzato e i sanitari lo hanno sedato con una siringa. Gli effetti, però, non sono stati immediati, così l’uomo è riuscito a scappare e recarsi in casa dove c’era la sua famiglia. Temendo che potesse commettere chissà cosa, gli uomini in divisa lo hanno inseguito, immobilizzato nuovamente e trasportato sulla barella con la forza, fermandogli gli arti con le apposite cinture e poi dritti via al nosocomio Giovanni Paolo II di viale Salerno. E’ stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Nella colluttazione anche il personale medico ed i carabinieri sono rimasti feriti.
Immediatamente dopo sono arrivati anche i Vigili del fuoco per verificare che l’uomo non avesse aperto il gas di casa, visto che ci avrebbe provato, e intorno alle 24 tutto è ritornato alla normalità. Un confinante del romeno ci ha detto che l’uomo ogni tanto alzava il gomito, ma com’era la sera del 28 non l’aveva mai visto. Alla base della sua ira molto probabilmente problemi di quartiere, o con la compagna.

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