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POTENZA – E’ stato confermato dall’Asp uno solo dei due casi “aggiuntivi”, che erano emersi – tra lunedì e martedì – dai test rapidi effettuati privatamente dall’Fca di Melfi. Dopo la scoperta dei primi tre positivi tra gli operai di ritorno dalle vacanze. Mentre un altro giovane, questa volta materano, è risultato positivo al ritorno da una vacanza in Sardegna con un amico della provincia di Bari (anche lui positivo ma registrato in Puglia). Poi c’è la padrona di casa, sempre a Matera, di uno dei contagiati dall’operaio di Ginosa ricoverato sabato scorso al Madonna delle Grazie. Infine, ancora, una donna albanese rientrata pochi giorni fa a Rotondella, dove risiede, dopo un breve soggiorno oltremare.
Sono quattro i nuovi casi accertati, a ieri sera, dai tamponi processati nei laboratori di microbiologia a servizio della macchina lucana dell’emergenza sanitaria.
Il dato più atteso era senz’altro quello sui tamponi “tradizionali” a cui sono stati sottoposti dai sanitari dell’Asp una trentina di manutentori dell’Fca, che la scorsa settimana si erano ritrovati in fabbrica con un collega melfitano appena tornato dalla Sardegna. Lo stesso collega che domenica era risultato positivo al covid 19 assieme ad altri due compagni di vacanza (uno dei quali operaio di una ditta dell’indotto dove pure tutti i dipendenti sono stati sottoposti a tamponi – negativi, ndr) scatenando l’allarme alla vigilia della riapertura dei cancelli della fabbrica dopo la pausa estiva.
L’esito dei test diagnostici ha smentito solo in parte i timori di un micro-focolaio interno allo stabilimento accesi dall’esito degli esami che Fca aveva voluto effettuare privatamente, con una tecnologia sulla cui attendibilità resistono riserve consistenti, già lunedì mattina.
Ma notizie positive sono arrivate anche dai tamponi sui genitori della trentenne potentina che martedì ha scoperto di essere positiva al covid 19 al ritorno da una villeggiatura sul litorale ionico tarantino. Come pure da quelli effettuati su un gruppo di sei ragazzi di Francavilla e Chiaromonte in isolamento da più di una settimana dopo il ritorno dalla Croazia: tutti negativi. Idem per 2 dei 12 richiedenti asilo contagiati che risultavano ospitati nell’ex Old West Hotel di Ferrandina, e ora vanno ad arricchire il computo dei guariti.
La notizia della positività di una donna albanese a Rotondella è stata comunicata, invece, dalla pagina Facebook dell’amministrazione comunale del piccolo centro sul litorale ionico.
«Rappresentiamo alla cittadinanza, con sommo dispiacere, che l’Asm ha comunicato in data odierna l’esito positivo al covid-19 di un cittadino di rientro dall’estero, posto cautelativamente in isolamento fiduciario sin dal suo arrivo a Rotondella».
Così il messaggio pubblicato sulla bacheca dell’amministrazione. «L’autorità sanitaria sta procedendo a ricostruire la catena dei contatti. Auspicando che il numero dei positivi non sia destinato a crescere ulteriormente, chiediamo la massima collaborazione di tutta la comunità, assumendo comportamenti responsabili, comunicando alle autorità sanitarie, al medico curante oppure al sindaco i casi di rientro da Paesi a rischio».
l.a.

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