X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

Si torna a parlare delle vaccinazioni ai donatori di sangue. Una questione affrontata sin dall’esordio della campagna vaccinale che tuttavia risulta ancora in fase di stallo.

«Riteniamo che la richiesta dei donatori di sangue di essere vaccinati sia comprensibile e debba essere soddisfatta al più presto, alla luce dell’ultima nota ufficiale del Ministero della Salute che chiarisce come i donatori di sangue potranno essere vaccinati contro il Covid dopo le categorie fragili e più a rischio già individuate dall’attuale Piano vaccinale e della considerazione che grazie al loro gesto periodico i donatori di sangue consentono di salvare tante vite umane, garantendo, al contempo, uno dei livelli essenziali di assistenza del Paese».

È quanto dichiara, in una nota, Il Presidente del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia della Regione Basilicata Giovanni Vizziello. «Grazie alla generosità e al crescente numero dei donatori di sangue – spiega Vizziello – oggi l’Italia riesce a sopperire autonomamente alle proprie necessità ematiche, anche se con l’approssimarsi della stagione estiva e delle vacanze, si assiste ad un calo, per così dire, fisiologico, delle risorse di sangue disponibili».

«Quest’ultima circostanza, associata agli effetti della pandemia e soprattutto alla paura di contagio da Covid19 – sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia – hanno determinato di recente un preoccupante assottigliamento delle risorse di sangue disponibili, che occorre contrastare efficacemente, per evitare che gli ospedali vadano in affanno per effetto di tali carenze». «Sulla base di queste considerazioni, presenteremo in Consiglio regionale una mozione diretta a promuovere la vaccinazione in favore dei donatori di sangue», conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia».

MEDICI DI BASE

Anche in Basilicata, così come avvenuto in altre regioni, potrebbe scoppiare il caso dei medici no vax. Non mancherebbero infatti i medici che hanno rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione anti Covid. Un fenomeno che sarebbe presente anche a Potenza e Matera, sebbene allo stato attuale manchino cifre ufficiali. In attesa degli accertamenti da parte delle aziende sanitarie già monta la polemica sulla questione.

Come è avvenuto in altre parti d’Italia, fece clamore recentemente il caso di Brindisi in cui cinque infermieri vennero sospesi e privati dello stipendio fino a fine anno, i medici e gli infermieri No vax potrebbero incorrere in sanzioni disciplinari non di poco conto. Ma anche in questo caso potrebbero sorgere vertenze legali contro le suddette sanzioni trattandosi di una questione giuridicamente spinosa che presenta incongruenze e ambiguità.

RIFORNIMENTI PFIZER

Il governatore Vito Bardi ha annunciato l’arrivo dei “rinforzi” sul fronte delle dosi di vaccino. «Ringrazio il generale Figliuolo per aver dato seguito alla mia richiesta: già oggi arriveranno in Basilicata 5880 vaccini Pfizer in più rispetto alle consegne programmate. Saranno utilizzati esclusivamente per i lucani più fragili, che a breve potranno prenotare una data ravvicinata sul Portale Poste. Da qui a fine mese sono previste le consegne di altre 69.790 dosi, che ci consentiranno di implementare la campagna vaccinale e di coprire i richiami. A tal fine, si aggiungeranno alle squadre delle aziende sanitarie già attive, ben tre unità mobili della Difesa per completare in tempi rapidi le vaccinazioni a domicilio: proprio oggi (ieri, ndr) a Potenza ho incontrato il generale Pirro per programmare le iniziative nei prossimi giorni in tutte le aree della nostra Regione. Il nostro sforzo organizzativo va avanti», ha affermato Bardi.

IL BOLLETTINO

La task force regionale comunica che nella giornata di ieri, sono state effettuate 4.821 vaccinazioni. A ieri sono 258.335 i lucani che hanno ricevuto la prima dose del vaccino (46,7 per cento) e 133.851 quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose (24,2 per cento) per un totale di somministrazioni effettuate pari a 392.186 su 553.254 residenti (dati portale Poste italiane). Sempre nella giornata di ieri sono stati processati 734 tamponi molecolari per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 28 sono risultati positivi. È stato registrato anche un decesso.

Nella stessa giornata sono state registrate 83 guarigioni tutte relative a residenti in Basilicata. In attesa della zona bianca che scatterà il 21 giugno, ieri in Basilicata è stato il giorno della ripresa delle feste nuziali (fermo restando ovviamente il rispetto del vademecum per i festeggiamenti in sicurezza) e la riapertura dei parchi tematici.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE