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L’appuntamento di venerdì in Camera di Commercio a Matera

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MATERA – Un’emergenza sede e un grossissimo problema sul personale sono gli elementi che contraddistinguono l’Archivio di Stato di Matera. La necessità di cercare una nuova soluzione adeguata alle esigenze dell’Archivio è stata richiesta a gran voce anche da Cgil, Cisl e Uil nell’incontro che c’è stato in Camera di Commercio a Matera.

La sede dell’ex provveditorato su cui comunque si continua a lavorare e su cui a livello di accordo tra enti si va avanti rimane l’ipotesi primaria in campo ma non certo la più adeguata. Tanto è vero che se ne stanno cercando anche delle altre che possono occupare aree diverse della città più o meno vicine al centro. Un’idea che è quella sottolineata anche dai sindacati nel documento che ha accompagnato il convegno di venerdì è quella dell’ex sede di Formazione in via Primo Maggio. Si tratta di una struttura molto grande che ha beneficiato per una serie di interventi e di lavori di fondi regionali ma che è di proprietà della Provincia e su cui ci potrebbe essere l’apertura di un ragionamento anche se l’ubicazione sembra non essere delle migliori in un’area evidentemente molto difficilmente raggiungibile.

L’opzione più interessante anche se al tempo stesso complicata lanciata nei giorni scorsi dal consigliere comunale Doria e su cui la commissione consiliare in modo unanime starebbe lavorando riguarda la struttura dell’ex genio civile che è in parte statale ed in parte regionale e che è occupata al momento solamente da una sezione distaccata del comando provinciale della Guardia di Finanza.

La struttura era stata indicata in passato anche come possibile sede del Consiglio regionale lucano che a Matera non ha più una dimora propria, ha ceduto i locali all’Arlab in via Cappelluti e si trova oggi ospite in condizione e spazi non ottimali al palazzo della provincia al terzo piano. Alla Regione dunque potrebbe servire e ci sarebbe dunque da avviare un’opera di verifica e di persuasione ma di certo la soluzione per gli spazi è di quelle interessanti.

Da alcune verifiche infatti sono 800 circa i metri quadri che mancano all’ex provveditorato rispetto alle esigenze dell’archivio, all’ex genio civile invece ce ne sono oltre 2000 dunque più che a sufficienza per rispondere ai bisogni della struttura materana. In questo contesto che sia ex provveditorato o magari ex genio civile serviranno tempi e lavori che richiederanno alcuni mesi per cui lo sfratto della sede attuale di via Stigliani pur esecutivo non potrà essere realizzato ancora prima che il trasferimento sia di fatto compiuto.

Oltre alla questione sede c’è poi anche una questione personale con 4 persone, direttore compreso, in totale in servizio nella struttura archivistica ma questo come è stato chiaramente spiegato nel corso del convegno in Camera di Commercio non è un problema solo materano ma che si sviluppa in tutta Italia. Malgrado interventi, concorsi e personale in arrivo comunque le necessità sono importanti.

«Oltre 50 archivi a rischio e una mancanza di circa il 50 per cento del fabbisogno di personale» sono i numeri indicati da Claudio Meloni della segreteria nazionale della Fp Cgil che fotografano una situazione e spiegano l’emergenza che accompagna gli archivi. Non solo quello di Matera. Dove però i problemi si aggiungono ai problemi nei numeri del personale e nella ricerca di una sede adeguata.

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