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Matera, a palazzo Lanfranchi rubato un quadro di Di Chirico, la vicenda assume i contorni del giallo, il fatto è avvenuto a fine ottobre.

MATERA – Un furto di un quadro da palazzo Lanfranchi tra il 27 e il 28 di ottobre. Si tratterebbe di un ritratto del pittore Giacomo Di Chirico ospitato nel museo materano. La notizia che circola da alcuni giorni non riesce a trovare conferme. Di certo le forze dell’ordine sono intervenute nella mattina in cui è stato scoperto il fatto a fine ottobre. Nessun commento dalla direzione dello stesso museo che pure era stata sollecitata a commentare un simile episodio. Ma non sono arrivate nemmeno smentite rispetto a questo evento su cui non ci sono prese di posizione.

MATERA, IL PRESUNTO FURTO DEL QUADRO DI DI CHIRICO AVVENUTO NELLA NOTTE

Per quanto si sa si può dire che l’opera sarebbe stata sottratta dal museo probabilmente nel corso della notte e che la scoperta sarebbe avvenuta nella mattina successiva. Difficile capire se ci sono elementi che oggi permettono di poter ricostruire quanto avvenuto, non si sa se sia scattato un qualche allarme perché la scoperta del furto e l’arrivo dei Carabinieri viene indicato nel bel mezzo della mattinata tra il 27 e il 28 di ottobre appunto. Non è chiaro nè si sa se ci fossero sistemi di controllo che possano in qualche modo già aver messo gli investigatori sulle tracce dei possibili colpevoli e come sia potuto avvenire un simile evento.

Di certo però l’estrema riservatezza rispetto a questo episodio lo rende un vero e proprio giallo su cui però arrivano di giorno in giorno e di ora in ora conferme sul fatto che una sottrazione vi sia stata. Per quale motivo il furto non è stato reso pubblico? Si tratta davvero come pare di un’opera di Di Chirico? Possiamo dire che a palazzo Lanfranchi è custodito il ritratto di Camillo D’Errico opera proprio dello stesso Di Chirico. Potrebbe dunque essere stato questo il quadro sottratto?

UN CASO CHE RESTA UN MISTERO IN ATTESA DI CONFERME UFFICIALI

Ma su questi elementi evidentemente continua a vigere un alone di sostanziale mistero. Il tutto senza che ci siano conferme ufficiali rispetto ad un’opera d’arte che era comunque ospitata nel museo. Le prossime ore serviranno a comprendere meglio la situazione per rispondere ad altre domande su come, ad esempio, è stato possibile e su quali siano gli accorgimenti in corso per evitare che eventi di questo tipo si ripetano. Interrogativi anche questi in attesa di risposta.

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