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MATERA – Niente da fare. Altro step ma ancora la parola fine non c’è. Nei mesi scorsi l’Amministrazione comunale aveva dato una prima prororga sul termine dei lavori per la scuola Bramante a causa della difficoltà di recuperare una parte delle materie prime. Il termine dato a luglio è scaduto il 16 agosto ma proprio qualche giorno fa una determina del dirigente ai lavori pubblici ha previsto una nuova proroga. Il provvedimento pur pubblicato non risultava consultabile e leggibile almeno fino alla serata di ieri ma al di là della data indicata che andrà comunque almeno alla fine di settembre vi sono alcuni elementi oggettivi su cui è possibile riflettere.

Innanzitutto che tra i tempi necessari per il completamento dei lavori e quelli che servono per il collaudo della struttura la scuola potrà risultare completata tra dicembre e gennaio del prossimo anno cioè ben oltre l’avvio del nuovo anno scolastico per il quale c’era la speranza e probabilmente in parte anche la necessità di poterla avere a disposizione. Una tempistica che dunque continua ad allungare inevitabilmente i tempi di conclusione di un’opera che ha avuto una gestazione a dir poco travagliata e che ha dovuto sopportare non pochi passaggi a vuoto e alcuni inconvenienti che sembravano essere davvero insuperabili.

Oggi però la svolta definitiva ancora non c’è stata, l’idea di avere la scuola pronta per il 2021 è in parte già naufragata ma potrebbe naufragare completamente se i tempi dovessero allungarsi ulteriormente e arrivare ad anno nuovo o addirittura alla prossima primavera. Ipotesi che al momento non sono prevedibili ma che potrebbero andare di fatto proprio in questa direzione. Per quanto si sa nulla dovrebbe centrare rispetto a quest’ulteriore proroga dei tempi di consegna l’incendio che ha interessato la copertura di una delle tre parti emergenti del corpo che ospiterà la scuola dell’infanzia, in una superficie di circa 130 metri quadrati. Un fatto avvenuto lo scorso 23 luglio ma che si è risolto rapidamente e che a quanto si è appreso non dovrebbe aver causato danni tali da rallentare in modo considerevole l’andamento del cantiere.


LA CRONISTORIA – La scuola era stata chiusa per motivi strutturali nel 2012 e non è stata più riaperta, è stato necessario abbatterla e poi procedere ad una ricostruzione con un finanziamento coperto per la gran parte dal Piano nazionale delle città. Il tutto ha richiesto di fatto alcuni anni di tempi per poter riuscire ad avere accesso al finanziamento.
Il costo della nuova struttura è di poco superiore ai 5 milioni di euro di cui 4,4 coperti appunto con il Piano città e gli altri con fondi comunali.
Proprio quando sembrava esserci stata un’accelerata nella realizzazione della scuola con l’aggiudicazione dell’appalto nel 2017 ci sono stati ulteriori inconvenienti.
Nell’aprile del 2019 si arrivava alla rescissione contrattuale con la ditta che aveva vinto la gara e questo rischiava seriamente di bloccare definitivamente i lavori provocando non poche preoccupazioni tra i tanti utenti dell’istituto che richiedono a gran voce una nuova struttura.
Dopo un anno nel febbraio 2020 si riusciva a procedere ad un nuovo affidamento che è anche l’attuale e che prevede un investimento complessivo di circa 3 milioni di euro con un termine di lavori che è però slittato in avanti prima al 16 agosto e ora ancora più avanti, probabilmente fino a settembre.


La nuova scuola Bramante ancora non si vede. E nel 2022 saranno passati 10 anni. Un segnale preoccupante anche alla luce di altre strutture scolastiche come la nuova “Nitti-Torraca” che dovranno essere costruite ma il cui futuro e i cui tempi rimangono un enorme punto interrogativo.

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