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Il bus finito fuori strada

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Sarà una inchiesta interna avviata dalle Ferrovie Appulo Lucane (Fal) a chiarire le cause che martedì hanno provocato, intorno alle 15, l’incidente del bus finito fuori strada nella zona di Montescaglioso scalo con 50 persone a bordo.

In una nota l’azienda annuncia, tra l’altro, di garantire: «Massima trasparenza e totale collaborazione per accertare le cause dell’incidente. Nell’esprimere vicinanza ed augurare pronta guarigione alle persone rimaste ferite fortunatamente in modo non grave -prosegue – ringrazia i Vigili Del Fuoco, i Carabinieri, il 118, l’Ospedale Madonna delle Grazie, l’Azienda Sanitaria Locale di Matera e tutto il personale medico e sanitario prontamente intervenuti per garantire soccorsi ed assistenza, nonché il Sindaco di Montescaglioso, il Presidente della Regione e l’assessore regionale Sileo per la sensibilità Istituzionale dimostrata».

Ieri mattina, infatti il neo assessore aveva convocato una riunione in Regione con il direttore tecnico delle Fal, Stefano Di Bello, dalla quale è emerso solo l’attuale stato dell’arte e l’intenzione della Regione di «Seguire con attenzione l’esito degli accertamenti anche per valutare eventuali responsabilità». A poche ore dall’incidente, martedì, il presidente della Regione, Bardi, aveva commentato positivamente il fatto che non si fosse registrato nessun ferito grave e ringraziato l’assessore Sileo per gli aggiornamenti sulla vicenda e le forze dell’ordine e i sanitari impegnati nei soccorsi».

Subito dopo l’incidente, molti dei passeggeri erano stati trasportati all’ospedale di Matera mentre altri ancora si erano recati nel nosocomio con mezzi propri. Ieri l’aggiornamento sullo stato di salute dei ricoverati, in una nota della Asm: «Sono stati dimessi quasi tutti i 33 feriti che hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale. Rimangono ricoverati tre ragazzi dei quali uno sarà sottoposto ad operazione chirurgica per un trauma ortopedico nelle prossime ore.

Le ultime dimissioni sono avvenute ieri mattina – hanno fatto sapere dall’azienda sanitaria di Matera – dopo un periodo di osservazione breve intensiva; tra i pazienti dimessi figura anche l’autista del bus. La maggior parte dei pazienti è stata dimessa dopo la rivalutazione da parte dei sanitari come previsto dal Piano di emergenza per massiccio afflusso di feriti. Ieri il Commissario straordinario dell’Asm, Maurizio Friolo, insieme all’assessore regionale Fanelli, si era recato a salutare i ragazzi ancora ricoverati

«Ho potuto constatare in tutti i giovani pazienti un grande spavento che emerge dalle loro parole – ha spiegato Friolo – E’ stata una esperienza che per fortuna si è risolta senza gravi postumi fisici per tutti i ricoverati, ma che si porteranno dietro a lungo. Di contro i ragazzi erano in buone mani poiché ho potuto verificare – ha aggiunto – che tutta la macchina organizzativa ha funzionato benissimo e di questo ringrazio il personale del Pronto Soccorso e dei vari reparti che hanno preso in carico i giovani e l’autista, anch’egli ancora visibilmente scosso».

Per l’assessore Fanelli si è trattato di «Una tragedia scongiurata sulla quale tuttavia bisogna fare chiarezza. L’incidente ha segnato attimi di terrore per tutta la comunità lucana; un episodio che fortunatamente possiamo dirsi concluso in maniera positiva, senza feriti gravi. Fondamentali gli interventi tempestivi delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco e degli operatori sanitari del 118 che ringrazio personalmente per il grandissimo lavoro di squadra messo in campo per assicurare la sicurezza e il soccorso di tutti i passeggeri».

Il piano di emergenza sanitaria era stato attivato martedì alle 15,40 con la ricognizione dei posti letto dell’area critica e sala operatoria, ed è stato chiuso alle 21,55 dopo la rivalutazione dello stato di salute di tutti i pazienti. Durante il piano di emergenza è stata allestita una sala che ha accolto i genitori dei pazienti giunti al pronto soccorso ed è stato convocato lo psicologo a supporto dei ragazzi coinvolti e dei loro genitori. Durante il pomeriggio sono stati richiamati decine di medici e personale sanitario per supportare le attività di pronto soccorso e per presidiare i pazienti trattenuti nella medicina di urgenza e in radiologia.

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