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La visita di Mattarella nel 2017

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MATERA – Due presenze in Basilicata e a Matera in questi primi sette anni da presidente della Repubblica per Sergio Mattarella che non ha mancato di presenziare prima nel 2017 all’inaugurazione della cattedra Jacques Maritain e poi nel 2019 in occasione della cerimonia inaugurale di Matera capitale europea della cultura. «La cultura è un grande propulsore di qualità della vita e rende il tessuto sociale di un Paese più solido. Ringraziamo Matera che ha fatto onore all’Italia e al suo Mezzogiorno, in questo anno in cui è stata Capitale della cultura europea».

Con queste parole alla fine del 2019 Sergio Mattarella salutava Matera al termine del suo anno da Capitale che evidentemente aveva avuto un riscontro importante in termini di attenzione.

«Questa città – aveva sottolineato il capo dello Stato il 19 gennaio del 2019 all’inaugurazione di Matera 2019 – è anche un simbolo del Mezzogiorno italiano che vuole innovare e crescere, sanando fratture e sollecitando iniziative. Matera è simbolo anche dei vari Sud d’Europa, così importanti per il Continente, perché nel Mediterraneo si giocheranno partite decisive per il suo destino e per quello del pianeta».

«Questo è un giorno importante per Matera, per l’Italia. Per l’Europa, che dimostra di saper riconoscere e valorizzare le sue culture. Giorno di orgoglio per i materani, per la Basilicata» e “giorno di orgoglio per l’Italia che vede una delle sue eccellenze all’attenzione dell’intero Continente» aveva aggiunto Mattarella arrivato nei Sassi in piazza San Pietro Caveoso per chiudere l’appuntamento serale in diretta televisiva di una giornata lunga e molto intensa come era stata quel 19 gennaio.

«Matera è un esempio di quanto l’Europa debba alla preziosa originalità di luoghi così straordinari e ricchi di fascino» aveva concluso in una cornice particolare come quella degli antichi rioni anche se con un clima non certamente dei più benevoli. Ma Mattarella aveva saputo prendere l’attenzione e i riflettori e aveva soprattutto presenziare all’appuntamento della città dei Sassi come Capitale della cultura.

Prima di allora era già venuto nel 2019 per un appuntamento con l’inaugurazione della cattedra di Jacques Maritain, aveva avuto il tempo di un breve tour nel centro della città e nel pomeriggio aveva potuto anche visitare il centro di geodesia spaziale che costituisce evidentemente un fiore all’occhiello in termini di osservazione della terra e di raccolta dati che è riconosciuto anche a livello nazionale.

Rivolgendosi al primo cittadino De Ruggieri nel suo discorso nell’auditorium di piazza Sedile aveva detto: «lei mi ha consentito di vedere, ancora una volta, quella sintesi tra natura e abitati che rende Matera unica, quella fusione tra città e natura che è insieme causa e risultato del senso di comunità, così forte in questa città, che così bene aveva colto Adriano Olivetti. Un senso di comunità che ha permesso a Matera di diventare da capitale del mondo contadino a capitale della cultura europea».

Mattarella avrà ora modo evidentemente di ritornare a scoprire Matera e in senso più ampio l’intera Basilicata nei sette anni che ancora avrà davanti da presidente della Repubblica.

Dando evidentemente ancora alla realtà lucana quell’attenzione che ha voluto sottolineare con la sua presenza in questi primi sette anni.

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