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Giovanni Lettieri

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Sì dei capicorrente alla candidatura unitaria alla segreteria regionale del sindaco di Picerno

POTENZA – Potrebbe essere il sindaco di Picerno, Giovanni Lettieri, il nuovo segretario regionale del Pd lucano. E’ questo l’accordo raggiunto ieri mattina, con la benedizione del commissario regionale Enzo Amendola, tra i primi cittadini democratici e i vari capicorrente di quello che resta dell’ex partito regione.

In particolare il consigliere regionale Roberto Cifarelli, l’ex deputato Vito De Filippo, l’ex segretaria provinciale di Potenza, Maura Locantore, e l’ex senatore Salvatore Margiotta.

A meno di sorprese dell’ultima ora, impossibili da escludere visto il precedente di novembre del 2021, quella di Lettieri dovrebbe essere l’unica candidatura alla segreteria regionale formalizzata entro il termine fissato per oggi alle 18 dal regolamento del congresso regionale. Entro le 20, poi, dovrebbe essere presentato anche un unico listone di aspiranti ai 104 posti all’interno dell’assemblea regionale del partito. Le trattative tra le varie anime del partito, in realtà, sono proseguite per tutta la serata di ieri proprio sulla composizione del listone.

Dopo aver convenuto sulla candidatura unitaria di un sindaco quale è Lettieri, infatti, dai vari capicorrente è arrivata la richiesta, come condizione per la chiusura dell’accordo, della più ampia rappresentanza possibile all’interno dell’assemblea. A titolo di garanzia rispetto all’insorgenza di istinti “rottamatori” nei loro confronti da parte del nuovo segretario regionale. Tanto più che di qui a un anno ci saranno da decidere alleanze e candidature per le elezioni regionali mentre è ancora vivo il ricordo di quanto accaduto in occasione delle candidature alle elezioni politiche del 25 settembre. Con la demolizione, improvvisa, del difficile equilibrio tra “esperienza e rinnovamento” raggiunto attraverso la rosa di “candidabili” affidata dalla direzione regionale all’allora segretario regionale La Regina, e la fuoriuscita dal partito – per reazione – del grande escluso, l’ex governatore Marcello Pittella. Un terremoto seguito da una storica sconfitta nelle urne, col partito erede di Dc e Pci incapace di eleggere un singolo parlamentare lucano nei 4 collegi della regione. Eccezion fatta per il napoletano Enzo Amendola, “paracadutato” dalla Campania dopo la rinuncia alla candidatura come capolista alla Camera di La Regina.

Fino alla resa dei conti di fine ottobre all’interno dell’assemblea regionale, quando si è scomposto il fronte che aveva sostenuto l’ascesa alla guida del partito dell’allora segretario, ed è stata approvata con un’ampia maggioranza guidata da Cifarelli, De Filippo, Locantore e Margiotta, la mozione di sfiducia che ha portato al disarcionamento di La Regina, e all’indizione di un nuovo congresso regionale. Lettieri, cinquant’anni compiuti a novembre, è stato rieletto nel 2019 per un secondo mandato da primo cittadino di Picerno, dodicesimo comune della provincia di Potenza per numero di abitanti (5.600).

Cresciuto professionalmente come dirigente dell’impresa salumiera di famiglia, la Lucana salumi srl, è approdato alla politica nel 2014 con la candidatura a sindaco del suo paese. Il suo nome era finito al centro delle discussioni già nella giornata di martedì, quando il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, che è anche sindaco di Montalbano Jonico, ha notificato al commissario regionale Amendola l’esito dell’iniziativa di un gruppo di sindaci democratici, per un nuovo protagonismo dei territori nel Pd. In linea con l’idea di partito proposta nella sua campagna congressuale dal governatore emiliano Stefano Bonaccini, lanciato in corsa per la segreteria nazionale, e condivisa, tra gli altri, da un illustre lucano “fuori sede”. Vale a dire il capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Firenze, Nicola Armentano, che è anche tra i fedelissimi del sindaco di Firenze, nonché coordinatore del comitato congressuale di Bonaccini, Dario Nardella.

Oltre a quello di Lettieri erano stati indicati ad Amendola anche i nomi del sindaco di Viggianello, Antonio Rizzo, sostenuto dall’ala ex pittelliana del partito, del sindaco di Pomarico, di Francesco Mancini, vicino allo stesso Marrese e all’area del partito capeggiata dall’ex deputato Carlo Chiurazzi, e della prima cittadina di Chiaromonte, Valentina Viola, spesso in sintonia con l’ex deputato De Filippo.

A prevalere, però, è stato il picernese Lettieri, forte di un rapporto personale sia con un esponente di spicco del fronte che a fine ottobre ha votato la sfiducia a La Regina, come Margiotta, che con uno strenuo difensore dell’ex segretario come l’ex presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza.

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