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Un ufficio postale

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LAURIA – Un funzionario delle Poste ai domiciliari, cinque persone indagate e un sequestro preventivo di 2.200.000 di euro.

Sono gli “ingredienti” di una incredibile storia che ha avuto come vittime due ignari coniugi anziani e che è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Lauria su indagini coordinate dalla Procura di Lagonegro.

Christian Mario Di Giacomo che è finito ai domiciliari è accusato di circonvenzione di incapace e di truffa aggravata. Gli indagati sono due fratelli (Giuseppina e Nicola Castelluccio) pronipoti delle due vittime a cui sono stati sequestrati i soldi, il direttore della filiale Vincenzo Pesce e un altro dipendente delle poste Annunziata Iaria. Per tutti l’accusa è di concorso in truffa aggravate e riciclaggio. Indagato infine anche un altro uomo, Claudio Corcione, che avrebbe dichiarato il falso al pubblico ministero.

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini i due fratelli entrambi di Lauria infatti erano i beneficiari di polizze vita, per un totale di 1,3 milioni di euro, accese nel 2017 nell’ufficio postale di Lauria superiore, con fondi, scrivono le Fiamme Gialle «che provenivano da una presunta donazione da parte dei due anziani coniugi, loro prozii». Nel corso delle investigazioni è stato accertato «lo stato di analfabetismo di uno dei coniugi», mentre l’altro, «all’epoca dei fatti versava – è specificato sempre nella nota della Guardia di finanza – in condizioni di inabilità fisiche e mentali».

Le Fiamme Gialle hanno inoltre ricostruito che «tutte le operazioni finanziarie» fatte per accendere le polizze vita erano «del tutto illecite e perpetrate con la necessaria connivenza di funzionari e dipendenti postali». Sono state «individuate ulteriori operazioni finanziarie anomale, tese alla sottrazione di fondi agli anziani coniugi, perpetrate nel 2016 e in anni precedenti».

«Tutto ciò – è sottolineato ancora nella nota – avveniva in violazione delle norme antiriciclaggio, relative all’adeguata verifica della clientela, all’identificazione degli esecutori delle operazioni e dei titolari effettivi da parte dei dipendenti dell’ufficio postale di Lauria Superiore».

In totale fanno notare le Fiamme Gialle sono state «sottratte illecitamente somme per oltre due milioni di euro».

Per la cronaca il pubblico ministero aveva richiesto per tutti gli indagati la misura degli arresti domiciliari. Il giudice Mariano Sorrentino dal canto suo accogliendola solo per Di Giacomo, ha rigettato le altre richieste «per difetto di attuali esigenze cautelari».

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