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La voragine in corso Garibaldi

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POTENZA – Si prospettano tempi lunghi prima che si possa procedere con i lavori di sistemazione della voragine che si è aperta, lo scorso 3 dicembre, sul marciapiede di corso Garibaldi all’altezza della strada che porta alla sottostante stazione Fal. Una voragine, ricordiamo, che ha anche inghiottito la pensilina degli autobus che nel frattempo è stata rimossa.

Dicevamo tempi lunghi perché a quanto pare – proseguono dallo scorso 3 dicembre le verifiche – la voragine sul marciapiede si sarebbe aperta perché sarebbe sprofondato un pezzo della rete fognaria che si trova a una decina di metri di profondità rispetto al piano stradale. E il probabile – sono ancora in corso tutte le verifiche tecniche – sprofondamento della rete fognaria chiamerebbe in causa Acquedotto lucano.

Ad Acquedotto lucano, infatti, spetterebbero i lavori per la rete fognaria mentre all’amministrazione comunale quelli collegati alla viabilità.
Tra l’altro c’è da considerare che a scendere verso San Rocco in più punti si nota come lungo il marciapiede, che costeggia corso Garibaldi, ci sono altri avvallamenti (uno è già stato semi delimitato da transenne onde evitare il passaggio di pedoni) che comunque destano da una parte preoccupazione e dall’altra farebbero propendere per il fatto che la rete fognaria potrebbe cedere anche in altri punti.

Insomma bisognerebbe anche scavare per almeno 150/200 metri al di sotto del marciapiede per verificare lo stato della rete fognaria che in quel tratto è stata realizzata decenni e decenni fa per cui non si può escludere che ci sia bisogno di interventi ancor più complessi.

E se dove si è creata la voragine l’amministrazione comunale ha proceduto a delimitare l’area e a istituire il doppio senso di circolazione solo sulla carreggiata a salire (doppio senso regolato da impianto semaforico) per evitare che il carico delle auto in transito possa peggiorare la situazione al momento non è neanche possibile, viste le piogge, dare avvio ai lavori.

Il rischio, infatti, potrebbe essere che intervenendo con mezzi meccanici la voragine potrebbe sprofondare ulteriormente e innescare un fenomeno franoso sui binari Fal. Insomma bisognerà attendere non solo che le condizioni meteo permettano di intervenire ma soprattutto trovare un accordo con Acquedotto lucano affinché non tutti i costi – la cifra al momento non è neanche quantificabile visto che non è possibile ancora avere una precisa quantificazione dei danni e quindi degli interventi che bisognerà eseguire – vengano caricati sulle casse comunali.

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