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Lo striscione con il saluto alla bimba

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Ieri a Potenza il funerale della bambina ucraina morta per un incidente stradale in via Gavioli. Il vescovo Ligorio ha espresso vicinanza a famiglia e comunità richiamando alla fede

POTENZA- Il dolore, la rabbia, lo sconcerto ieri hanno lasciato il posto alla preghiera, alla fede. Tanti hanno partecipato al funerale della piccola Evelina, la bambina ucraina di quasi sei anni morta in seguito ad un incidente stradale in via Gavioli (LEGGI), a pochi passi dalla chiesa di San Giuseppe Lavoratore di rione Lucania dove è stata portata in una piccola bara bianca per l’ultimo abbraccio della famiglia e della comunità. Evelina era scappata dalla guerra con la sua famiglia ed era arrivata a Potenza a marzo 2022.

Ad accoglierla quel giorno in piazza Zara c’era il vescovo, monsignor Salvatore Ligorio che, ieri, le ha anche dato l’ultimo saluto celebrando la messa insieme al vicario episcopale don Antonio Savone, a don Massimiliano Scavone, don Antonio Laurita, don Gerardo Cerbasi, don Salvatore Sabia. Folta la rappresentanza della chiesa potentina che ha invitato i fedeli alla preghiera per affrontare il grande dolore che ha colpito un’intera comunità. Nutrita anche la rappresentanza della comunità ucraina.

Nella sua omelia il vescovo ha espresso la vicinanza dell’intera chiesa alla famiglia ed alla comunità richiamando tutti alla fede. Tra i presenti anche il sindaco di Potenza Mario Guarente che per il giorno dell’addio ad Evelina ha proclamato il lutto cittadino. Al termine del rito funebre sono stati lasciati volare in cielo palloncini bianchi e rossi. Il corpo della bambina, così come deciso dalla sua famiglia, sarà cremato ma fino al prossimo mercoledì mattina resterà nel cimitero nuovo di Potenza dove chi vorrà potrà portarle un fiore.

La morte di Evelina è stato un trauma per la città di Potenza dove il Comitato di quartiere di rione Lucania, in cui Evelina abitava con la sua famiglia, venerdì sera ha voluto organizzare una fiaccolata per la bambina che aveva saputo conquistare il cuore di tutti coloro che l’avevano conosciuta. Ad esprimere e sintetizzare il dolore e le emozioni di tanti, in un intervento sul suo blog “a casa di cornelio”, il vicario episcopale don Savone.

«Incredulità e sconcerto sono stati la mia prima reazione quando, mercoledì mattina, ho appreso della tragica scomparsa di Evelina. Non poteva essere, non potevo crederci come, immagino, tutti coloro che dal 24 marzo 2022 hanno avuto modo di conoscere la piccola Evelina e la sua famiglia».

Difficile «tenere insieme la nostra fede in un Dio che sappiamo essere il Dio della vita» ma «questa -ha spiegato don Savone- è l’ora della fede, è l’ora, cioè, in cui siamo chiamati ad entrare in una esperienza di fiducia: la morte di Evelina, infatti, non è l’ultima parola, anche se noi non sappiamo come, anche se non sappiamo quali risvolti questo evento potrà avere sulla nostra vita».

«In natura -ha concluso- esiste un fiore bellissimo che fiorisce solo per 24 ore, si chiama Hemerocallis. Anche se dura così poco, esso rivela una bellezza unica, singolare, proprio come la piccola Evelina, fiorita per una manciata di anni che però hanno riversato su tutti noi tanta bellezza e tanta vitalità». In un post sui social anche il messaggio di Libera Basilicata.

«Lo sai Evelina, gli antichi egizi -come è scritto in passaggio del post di Libera- avevano una credenza sulla morte. Quando le anime si presentavano in paradiso, gli dei facevano loro due domande. A seconda di come rispondevano venivano ammessi o no. A loro si chiedeva “Hai trovato la gioia nella tua vita? La tua vita ha portato gioia agli altri?” Per quel che abbiamo visto in questi giorni Piccola Principessa, tu sei arrivata come un uragano in questo piccolo lembo di terra, cercavi speranza e, invece, ne hai donata a tutti noi spalancando le tue braccia e accogliendo tutti in un abbraccio pieno d’amore. Hai fatto conoscere a tutti noi il senso vero dell’Amore, dell’Accoglienza e della Speranza».

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