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Simboli neofascisti alla sede del Pd di Potenza

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POTENZA- «Mi dispiace comunicare che questa mattina la nostra Sede Regionale è stata oggetto di atti vandalici. Da Segretario regionale non posso, esimermi dal recarmi in Questura presso gli uffici della Digos e sporgere denuncia contro ignoti, per stigmatizzare questo evento grave e inammissibile. Un vile gesto come questo non pregiudicherà il nostro impegno e la nostra determinazione nel portare avanti le nostre battaglie politiche». Sono queste le parole del segretario del Pd di Basilicata Giovanni Lettieri alla scoperta, ieri mattina, dell’atto vandalico contro la sede regionale del partito: qualcuno ha disegnato simboli neofasciti prendendo di mira la sede Pd.

La notizia ha subito suscitato gli interventi di altre forze politiche e sindacati che hanno espresso solidarietà al Pd. A condannare il gesto il deputato dem Enzo Amendola che parla di «un gesto vile, che non intimorirà la comunità democratica lucana». Non è mancato il commento del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi al tweet del consigliere regionale del Pd Roberto Cifarelli. Il presidente ha sottolineato la sua «totale e sincera solidarietà per un atto incivile. Tutti noi rappresentanti delle istituzioni dobbiamo sempre condannare con fermezza ogni episodio di violenza. Mi auguro che gli inquirenti possano individuare i responsabili di tale gesto, che non ha alcuna giustificazione».

Anche Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministra per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, nonché coordinatrice di Forza Italia per la regione Basilicata ha voluto esprimere «a nome degli iscritti di Forza Italia Basilicata piena solidarietà al Partito Democratico. Allo sdegno di Fi unisco quello mio personale unitamente alla condanna nei confronti di chi si è reso responsabile di quest’atto vigliacco e intollerabile». Solidarietà anche dal vicepresidente del consiglio regionale della Basilicata Mario Polese che condanna il vile atto come anche il segretario regionale di Azione Donato Pessolano che evidenzia «la necessità di ribadire concetti e valori mai scontati quali l’antifascismo e la difesa della democrazia».

Piena solidarietà al Pd di Basilicata è arrivata anche dal capogruppo di FdI in Consiglio regionale della Basilicata, Tommaso Coviello. Il segretario regionale di Iv, Nicola Scocuzza si unisce al coro di condanne sottolineando come il gesto si «evidentemente intimidatorio. Questa -ha aggiunto- non è politica ma vandalismo bello e buono che non è accettabile». Anche il consigliere della Provincia di Potenza Carmine Ferrone (Articolo Uno-Pd) ha espresso solidarietà al Pd evidenziando come le «scritte neonaziste a sede Pd rilanciano l’impegno all’antifascismo militante. Ad una settimana dal 25 aprile da sempre, nonostante i tentativi revisionistici della destra, le scritte con uno dei simboli più odiosi del nazifascismo davanti la sede del Pd e alla segnaletica vicina, non possono passare per una ragazzata».

Anche Giuseppe Digilio, Coordinatore Regionale Europa Verde Basilicata, critica duramente quanto accaduto: «le croci celtiche disegnate sulle saracinesche della sede del Pd di Potenza, sono un segnale inequivocabile di come il dibattito politico subisca sempre più il condizionamento e il fascino di politiche di odio e di ricorrente comunicazione denigratoria verso gli avversari». Dure anche le reazioni dei sindacati. Il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito, a nome di tutta la Camera del lavoro ha espresso solidarietà al Pd Basilicata per «un gesto grave che va condannato senza se e senza ma. La dialettica politica non ha nulla a che vedere con gesti inqualificabili come questo. La Cgil continuerà a farsi promotrice di tutti quei valori che hanno contribuito a rendere il nostro paese libero e democratico, gli stessi che sono enunciati dalla nostra Costituzione».

Il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo: «Condanniamo fermamente questo inqualificabile atto di vandalismo e richiamiamo l’urgenza di fare fronte comune contro chi tenta in modo codardo di avvelenare il clima politico. Non può esserci nessuna indulgenza per chi si colloca fuori dal confronto democratico e civile. Da anni anche la Cisl subisce attacchi e intimidazioni che non hanno per niente fiaccato la determinazione con la quale lavoriamo quotidianamente nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori. È evidente che, in un paese in cui le opinioni sono fortemente polarizzate, il riformismo pragmatico di ogni colore è considerato un nemico insidioso da vilipendere ad ogni costo perché lavora per unire e non per dividere. L’invito che faccio al segretario regionale del Pd e più in generale a tutte le forze politiche della nostra regione è a lavorare insieme affinché le ragioni di una corretta dialettica politica, che implica anche il confronto acceso su posizioni divergenti, possano prevalere su chi alimenta la cultura della violenza e della sopraffazione».

Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Uil Basilicata ha evidenziato: «L’oltraggioso gesto contro la sede del Pd lucano va denunciato ed isolato sia perché la sede di un partito rappresenta un presidio democratico che merita tutela e rispetto sia perché caratterizzato dal richiamo neofascista. Un gesto compiuto a pochi giorni dal 25 aprile festa della Liberazione dal nazifascismo. I valori della democrazia e della Costituzione sono parte integrante dei valori del sindacato che ha deciso di tenere la manifestazione nazionale del Primo Maggio nel 75esimo anniversario della Costituzione Italiana. A nome di tutti gli iscritti alla Uil Basilicata con la piena solidarietà al Pd rinnoviamo l’impegno di difesa della democrazia e di isolamento di ogni tentativo che punti all’imbarbarimento del clima politico-sociale».

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