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«ANCORA un esempio concreto di buona sanità, grazie alla professionalità degli operatori sanitari del Deu “118” di Basilicata. Protagonisti una giovane infermiera, dipendente a tempo determinato, ed un autista di ambulanza, dipendente di un’agenzia interinale, che sono intervenuti la notte del 30 novembre, per assistere una gestante in procinto di dare alla luce un bambino, prestando tutte le necessarie cure per permettere alla donna di poter partorire, in ambulanza, nella massima sicurezza».

A darne notizia è Raffaele Pisani di Uil Fpl.

«Non un esempio di eroismo ma di quotidiano impegno e lavoro che questi operatori sanitari, pur in condizioni contrattuali precarie, riescono ad offrire mettendo in campo dedizione, abnegazione e talento. Le donne e gli uomini della sanità lucana, specie quella territoriale, che operano con contratti precari o attraverso agenzie di somministrazione, meritano certamente encomi ma soprattutto migliori condizioni di lavoro per poter continuare a garantire alti standard di servizio in un tempo così difficili come quello che, dallo scoppio della pandemia, sta vivendo il sistema sanitario regionale».

Non solo ambulanze che non arrivano, dunque, come il caso recente della morte del 75enne di Stigliano deceduto per un infarto mentre si aspettava l’arrivo dell’ambulanza. A metà ottobre un caso simile – con parto dopo le due di notte – grazie all’intervento delle autoambulanze del Deu 118 dell’Asp di Lavello e di Melf.

Ma spesso la notizia positiva è offuscata dal motivo che porta al ripetersi di episodi simili: Poco più di due anni fa (era settembre 2019) si registrò la chiamata al 118 di una donna di Spinoso cui seguì il parto lungo la strada per Potenza: allora, appunto, accanto alla felicità per il lieto evento, più d’uno spostò l’attenzione sula chiusura del punto nascite nell’Ospedale di Villa d’Agri. Dopo la nascita del piccolo, è intervenuta un’ambulanza medicalizzata con a bordo un medico che proprio quella notte prestava il suo ultimo turno, anche egli da precario, prima di passare a nuovo incarico in un’altra struttura, e con contratto a tempo indeterminato, lasciando così vuota una postazione fondamentale per la gestione delle emergenze/urgenze sanitarie.

«Come ampiamente dimostrato – aggiunge Pisani –, e non solo in questa ultima occasione, questo personale è quanto mai fondamentale per l’assistenza e la cura di pazienti “non Covid”. Ci rivolgiamo quindi ai vertici istituzionali della sanità lucana con un forte appello: bisogna oggi mettere in campo tutte le azioni possibili per non disperdere questo prezioso capitale umano e professionale che rappresenta un valore aggiunto per la Basilicata», conclude il sindacalista.

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