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La sede della Corte dei Conti lucana

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POTENZA – Nei bilanci dei comuni di Lavello, Melfi, Montemurro, Sarconi, Teana e Tolve, vi sarebbero «criticità ed irregolarità (…) suscettibili – se non corrette – di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico finanziari dell’ente».

È quanto afferma la sezione di controllo della Corte dei conti della Basilicata che nei giorni scorsi ha depositato l’esito delle verifiche ordinarie sui rendiconti di bilancio 2018 di un gruppo di amministrazioni comunali lucane.

Le critiche più pesanti sono state formulate proprio nei confronti dei conti di Lavello, Melfi, Montemurro, Sarconi, Teana e Tolve. Con tanto di ordine a porre in essere, «entro sessanta giorni», i provvedimenti idonei «a rimuovere le irregolarità rilevate».

Al Comune di Lavello è stato chiesto di riallinearsi alle soglie di indebitamento fissate più di recente dal Ministero dell’Interno «per evidenziare le condizioni strutturalmente deficitarie degli Enti locali». Ma tra i rilievi della Corte si legge anche della ricorrenza di debiti fuori bilancio per la soccombenza nei vari contenziosi pendenti in Tribunale. Per questo è stato sollecitato un monitoraggio «rigoroso» dello stato del contenzioso giudiziario in cui è coinvolto.

Rispetto alla riscossione delle imposte comunali, invece, la Corte ha contestato che «la riscossione delle entrate derivanti dell’attività di contrasto all’evasione venga effettuata per cassa, procedendo alla registrazione dei soli avvisi di accertamento andati a buon fine».

Quindi ha chiesto all’amministrazione di iscrivere «per l’intero importo del credito anche le entrate di dubbia e difficile esazione».

Il monitoraggio del contenzioso e l’iscrizione a bilancio di tutti i crediti fiscali accertati sono stati indicati tra le misure da adottare entro 2 mesi anche dal Comune di Melfi.

Gli uffici della cittadina federiciana dovranno provvedere anche a verificare l’esigibilità dei crediti e dei debiti più risalenti iscritti a bilancio, e a pubblicare, in ossequio alle norme sulla trasparenza, tutta una serie di informazioni sul sito internet dell’ente. A partire dall’«indicatore annuale e trimestrale dei tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi, prestazioni e forniture», e dall’«ammontare complessivo dei debiti e il numero delle imprese creditrici».

Contattato dal Quotidiano del Sud, il sindaco di Melfi, Livio Valvano, che in autunno cederà la fascia tricolore dopo 2 mandati consecutivi, ha parlato di rilievi che attengono all’adeguamento ai nuovi principi contabili ma non incidono «nella sostanza» del bilancio.

«Il 2 luglio – ha aggiunto – approveremo il rendiconto sul bilancio 2020 e proveremo a recepire per intero i rilievi della Corte. Parliamo comunque di un bilancio in cui in 10 anni l’indebitamento finanziario si è ridotto da 12 a 1 milione di euro e di rilievi causati dall’assenza dell’organico necessario per fare tutto quanto richiesto».

Anche il sindaco di Tolve, Pasquale Pepe, che è anche senatore della Lega, ha parlato di rilievi destinati ad essere raccolti nel rendiconto di bilancio in via di approvazione. In particolare quelli sulla presenza di debiti e crediti ormai non più esigibili.

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