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POTENZA – Anche in Basilicata si apre la settimana del rientro a scuola. Altri 7 milioni di studenti italiani rimetteranno piede in classe dopo il rientro già avvenuto, il 5 settembre scorso, di quelli della Provincia autonoma di Bolzano. Oggi sarà la volta di Piemonte, Trentino e Valle d’Aosta, domani “toccherà” alla Lombardia mentre mercoledì 13 settembre alla Basilicata, insieme ad Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Sicilia, Umbria e Veneto. Per Calabria, Liguria, Molise, Puglia e Sardegna la riapertura è fissata per il 14 settembre. Le ultime tre regioni saranno Emilia Romagna, Toscana e Lazio, venerdì 15 settembre.

Saranno 69.587 gli studenti lucani torneranno tra i banchi di scuola tra due giorni – anche se alcuni istituti apriranno già questa mattina – e saranno 1.062 in meno rispetto allo scorso anno scolastico. È quanto ha comunicato l’Ufficio scolastico regionale.

Nel 2022-2023 gli studenti in Basilicata, infatti, sono stati lucani 70.649 divisi in 4.080 classi e anche questo dato è in calo di 17 unità, essendone state calcolate al momento 4.063. Dal 2021 al 2023 in Basilicata si sono persi 4.293 studenti (rispettivamente 1.617 unità, 1.614 e 1.062). Resta invece confermato il numero degli istituti scolastici presenti sul territorio lucano, nel quale non si è registrato alcun accorpamento: sono 115, di cui 5 convitti.

Nel dettaglio i 69.587 studenti sono divisi tra i 26.546 della provincia di Matera (erano 26.646 l’anno scorso) in 1.459 classi (più 9 rispetto al 2022) e i 43.041 della provincia di Potenza (erano 44.003 nell’anno precedente) in 2.604 classi (meno 26 rispetto all’anno scorso).

Per quanto riguarda gli insegnanti, in Basilicata sono 10.011, dei quali 3.522 nel Materano e 6.489 nel Potentino. E sempre in tema di docenze, l’Ufficio scolastico ha comunicato che sono stati inseriti in ruolo 361 insegnanti – 100 in provincia di Matera e 261 in quella di Potenza – e sono stati nominati 1.048 supplenti (rispettivamente 320 e 728 divisi per le due province). A questo si aggiunge il dato del personale Ata (2.902 e 369 in deroga).

Il rientro arriva tra qualche preoccupazioni per una ripresa del Covid con la risalita dei contagi e la nuova variante Eris, su cui il Ministero della Salute esorta ad evitare allarmismi, e le novità in materia disciplinare. In particolare, le direttive sul bullismo prevedono che il voto assegnato per la condotta faccia riferimento all’intero anno scolastico, dando un peso maggiore a eventuali atti violenti o di aggressione sia nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico, sia degli altri studenti. Ma si è in attesa anche delle annunciate novità del Governo sulla dispersione scolastica e le relative sanzioni.

Sul fronte del Covid, l’indicazione generale dei presidi è di evitare gli assembramenti degli alunni, soprattutto nei primi giorni di scuola. Ai nastri di partenza è prevista anche l’introduzione di 50mila docenti tutor e orientatori che assisteranno gli studenti di 70mila classi dell’ultimo triennio delle scuole superiori.

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