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Il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro

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LAMEZIA TERME – Il sindaco Paolo Mascaro non arretra. Domani si rientra a scuola nonostante il dilagare dei casi covid. Ma gli studenti degli istituti superiori non ci stanno e con ogni probabilità , almeno le aule delle scuole superiori, saranno deserte o quasi.

C’è infatti in programma una mobilitazione «vista la situazione attuale in merito alle decisioni del sindaco e di chi di dovere – spiega un movimento di studenti – di rientrare in presenza lunedì 10 nonostante la situazione critica che stiamo vivendo. Abbiamo deciso di organizzare insieme a tutti gli altri rappresentati degli istituti superiori sul territorio lametino un’assenza generale all’interno dei vari istituti, mentre tutti i rappresentanti di istituto e consulta andremo a parlare con il sindaco per fargli capire quali sono le intenzioni degli studenti. Voi dovrete solo restare a casa non si devono creare assembramenti» è infine l’appello dei promotori dell’iniziativa.

Insomma si prevede una giornata movimentata quella di domani visto che Mascaro si affida al decreto legge approvato nel Consiglio dei ministri il 5 gennaio che «disattendendo svariate sollecitazioni provenienti da più ambiti e da tantissimi dirigenti scolastici, ha confermato – ha spiegato il sindaco – la ripresa dell’attività didattica in presenza disciplinando in maniera minuziosa le nuove regole per la gestione dei casi di positività».

Il tutto mentre Giancarlo Nicotera, presidente del Consiglio comunale di Lamezia, Antonietta D’Amico, presidente commissione consiliare Sanità, Ambiente e Politiche sociali e Maria Grandinetti, presidente commissione Scuola e Sport, hanno chiesto un parere all’Asp (che difficilmente arriverà visto che l’Asp nemmeno in passato ha risposto alle richieste di pareri).

A tal proposito, non si capisce perché non lo ha chiesto il sindaco che è la prima autorità sanitaria locale. E fra i tanti che “tirano per la giacca” a Mascaro, c’è anche “ideaScuola” Comitato Nazionale (composto da genitori, docenti e accademici) in collaborazione con i comitati “Movimento Docenti” e “Scuola Bene Comune di Libero Tassella”, per cui «sarebbe opportuno conoscere la sua posizione, che impedisce allo stesso, ma non agli altri sindaci, di emettere l’ordinanza di sospensione delle attività in presenza a beneficio della didattica a distanza».

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