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Una delle infiltrazioni all'aula bunker di Lamezia Terme

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Topi, infiltrazioni d’acqua e riscaldamenti che non funzionano. Il che è paradossale per una aula bunker costata 4,5 milioni di euro. Tali circostanze sono emerse nel corso degli ultimi giorni e stamani si è riproposta anche quella della presenza dei topi che sarebbe stata più volte segnalata dal personale. Al che oggi, i giudici che compongono il collegio di Rinascita-Scott hanno effettuato una ulteriore comunicazione a chi di competenza.

Altre però sono le criticità, tuttavia ovviabili, che caratterizzano in questo periodo la struttura (che a parte questi piccoli intoppi è un vero e proprio gioiello) che ospita i grandi processi di criminalità organizzata: il mancato (o mal) funzionamento dell’impianto di riscaldamento che rende l’immensa aula un enorme frigorifero, per come evidenziato dagli stessi avvocati e addetti ai lavori, e il principio di infiltrazioni d’acqua dai muri, per come testimoniato dalla foto a corredo dall’articolo dove si notano chiaramente gli effetti.

In più di una occasione analoghe infiltrazioni di acqua si erano verificate dal tetto, addirittura il primo giorno dell’udienza del maxi processo alle cosche vibonesi. Nulla di irreparabile, come detto, ma tale situazione fa certamente storcere un po’ il naso.

Intanto, al palazzo di giustizia di Vibo, a causa di una riscontrata positività all’interno del vecchio tribunale, si è proceduto alla chiusura in via precauzionale dei locali – dalle ore 10 alle 14 – per consentire la sanificazione.

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