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Una delle proteste davanti la clinica di Catanzaro

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CATANZARO – Si è tenuto oggi un incontro tra i vertici della clinica cardiologica Sant’Anna di Catanzaro, le cui attività sono bloccate da mesi a causa della crisi finanziaria indotta anche dai pagati pagamenti delle prestazioni per i contratti di servizio 20-21 all’Azienda sanitaria provinciale, e il direttore generale facente funzioni dell’Asp di Catanzaro, Ilario Lazzaro.

Il presidente del CdA della clinica, Gianni Parisi, lo ha definito un incontro «proficuo, con spirito collaborativo e finalizzato a dare la possibilità al Sant’Anna proprio di riprendere le prestazioni sanitarie, riconoscendone l’alto valore per quello che fino ad ora ha fatto».

Secondo quanto è emerso al termine della riunione, dovrebbe essere sbloccato un pignoramento per un milione e mezzo di euro e queste somme saranno messi immediatamente a disposizione e a breve si conta di sbloccare circa il 70% delle somme dovute per il 2021 e per il 2020. In somma: la struttura sanitaria dovrebbe essere messa subito nelle condizioni di riprendere le attività, sospese – ancora una volta – nei giorni scorsi sempre per mancanza di liquidità.

A darne notizia è anche l’Usb, che anche ieri mattina ha affiancato i lavoratori riuniti in sit in davanti agli uffici dell’Asp, a Madonna dei Cieli, in attesa di conoscere l’esito della riunione.

Nell’accordo raggiunto si prevede praticamente subito lo svincolo di circa 1,5 milioni di euro in precedenza congelati dall’Asp, mentre con un’azione immediatamente successiva dovrebbero essere altri 1,5 milioni dovuti per le prestazioni del 2021, e un’altra quota relativa alla specialistica ambulatoriale dell’anno precedente.

Sarebbe sul tavolo anche il possibile ritiro del pignoramento da circa 17,5 milioni di euro sul conto del S. Anna Hospital (azionato in passato dall’Asp per la vicenda del doppio pagamento che include anche la società Opera).

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