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CATANZARO – Tre provvedimenti di sospensione immediata dal lavoro per tre dottoresse del Seu 118 dell’Asp di Catanzaro che non hanno ottemperato all’obbligo vaccinale anti-covid.

Nella giornata di giovedì sono state emesse le tre delibere dal direttore generale facente funzioni, Ilario Lazzaro, che ha sospeso le sanitarie prendendo atto della nota del referente unico del 118 che era stata trasmessa lo scorso 9 novembre.

Tutte e tre le dottoresse avevano presentato certificazioni ritenute non conformi ai criteri definiti dalla circolare del Ministero della Salute e quindi non idonee a giustificare l’esenzione dall’obbligo vaccinale, che è previsto per i sanitari ormai dallo scorso aprile. Il responsabile del 118 ha così comunicato anche l’impossibilità di una ricollocazione delle sanitarie in altre mansioni ed il direttore Lazzaro ha vietato con delibera anche lo svolgimento di prestazioni o mansioni che implicano rapporti interpersonali o che comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid. A

ltro effetto della sospensione è il venir meno della retribuzione o altro compenso o emolumento comunque denominato che manterrà efficacia fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o in mancanza fino al completamento del piano vaccinale nazionale. Questi tre provvedimenti sono gli ultimi in ordine cronologico di una serie a dire il vero limitata delle aziende della provincia di Catanzaro. Rispetto alle altre va però rimarcata e ricordata la grande difficoltà in cui versa il Sistema di Emergenza Urgenza dell’Asp di Catanzaro, che già subisce le gravi carenze di personale. Una zavorra aggiuntiva, dunque, su un servizio fondamentale. Di certo non si può addebitare alcuna responsabilità all’Azienda, che ha agito secondo la legge ma altri tre sanitari in meno non potranno che comportare ulteriori disagi all’utenza, già provata spesso e volentieri da disservizi e ritardi che a volte sono sfociati in casi eclatanti.

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