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L'iniziativa di Lamezia Terme

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Cgil e Uil chiamano a raccolta i lavoratori in vista dello sciopero generale del 16 dicembre prossimo. Per farlo, anche in Calabria è stata organizzata per oggi una iniziativa che si è svolta a Lamezia Terme e che è stata conclusa dal segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.

Molti i temi affrontati dal segretario, con un appello a sostenere «Un Paese diverso», quindi una critica rivolta al neo presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che, secondo Bombardieri, «dovrebbe avere più rispetto delle scelte confederali. Non credo che sia lui a dover dare giudizi sulle scelte che fanno le organizzazioni sindacali».

Bombardieri, calabrese di Marina di Gioiosa Ionica, ha aggiunto: «Magari si dovrebbe preoccupare un po’ di più di far ripartire questa regione».

Risposte contro i licenziamenti

Il segretario generale ha poi commentato il problema dei licenziamenti : «E’ uno dei temi che abbiamo posto con molta determinazione al Governo: assistiamo a licenziamenti fatti con sms, sulla piattaforma Zoom. Abbiamo chiesto al Governo una discussione più approfondita sul tema delle delocalizzazioni, ma il decreto non viene fuori. Sono questi – ha aggiunto – i punti sui quali chiediamo al Governo di dare risposte, non solo a noi e non tanto a noi, ma alle tante persone che rischiano di essere senza lavoro da domani». 

Le tensioni con la Cisl

Bombardieri è anche tornato sulla mancata adesione della Cisl allo sciopero generale: «Io ho molto rispetto per le decisioni delle altre organizzazioni sindacali confederali. In questo paese non c’è un sindacato unico, ci sono tre grandi centrali sindacali che hanno storie diverse, tradizioni diverse. Ho sempre molto rispetto delle scelte degli altri e ne pretendo altrettanto».

La riforma fiscale

Anche rispetto alla riforma fiscale, Bombardieri non ha dubbi: «Serve una riforma fiscale che sia in grado di combattere 110 miliardi di evasione di cui non si parla più; di effettuare una redistribuzione partendo dalle categorie che oggi stanno in grande difficoltà; occorre un’attenzione sul tema del Welfare, ai giovani, alle donne, a chi ha lavorato per 41 anni di fila e vuole andare in pensione».

«Questi sono i temi principali – ha spiegato Bombardieri – ma c’è una piattaforma unitaria sulla quale tutti ci siamo impegnati».

Un Paese diverso

Nelle parole di Bombardieri la richiesta di un intervento radicale: «Chiediamo un Paese diverso. Chiediamo un Paese che sia in grado di interrogarsi sul fatto che ci sono tanti disagi e tante disuguaglianze, c’è una narrativa che tende a dire che va tutto bene».

«Siamo in Calabria, siamo nel Mezzogiorno – ha aggiunto – basta parlare con i tanti giovani, i tanti disoccupati, i tanti anziani che non hanno servizi. Vorremmo partire da qua per spiegare al Governo e alla politica che c’è l’esigenza di costruire un Paese diverso».

L’affondo su Confindustria e Giorgetti

Bombardieri ne ha avuto anche per Carlo Bonomi nella sua relazione: «Il presidente di Confindustria ci ha detto che è uno sciopero cattivo – ha detto il segretario nazionale Uil – e che invece sarà in fabbrica: ma quale fabbrica? Lui non ha fabbrica e soprattutto non ci è mai andato per parlare con gli operai».

Un passaggio diretto anche per il ministro allo Sviluppo economico: «Vergognosa la metafora del ministro Giorgetti: i navigator non sono stati in grado di navigare. Certo, ma perché non gli avete dato neppure una zattera», ha concluso Bombardieri.

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